Nuovo appalto, vecchie problematiche: la Fesica chiede certezze per i dipendenti dei Musei di Trieste
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Nuovo appalto, vecchie problematiche: la Fesica chiede certezze per i dipendenti dei Musei di Trieste

Nov 21, 2024

INCONTRO FRA LA FESICA E LE NUOVE SOCIETÀ VINCITRICI DEL RINNOVATO APPALTO PER LA SORVEGLIANZA E ASSISTENZA AL PUBBLICO NEI CIVICI MUSEI DEL COMUNE DI TRIESTE

Si è svolto nei giorni scorsi, nella sede centrale della Fesica di Trieste, l’incontro, richiesto dallo stesso sindacato, con i responsabili delle due Società cooperative (Cristoforo Società cooperativa sociale Onlus e Guarnerio Società cooperativa, entrambe aderenti al Consorzio C.N.S. di Bologna) che hanno assunto la nuova gestione dei servizi di sorveglianza e assistenza al pubblico nei Civici Musei del Comune di Trieste a seguito della recente gara per il rinnovo del relativo appalto (che ha visto l’esclusione del precedente gestore Euro&Promos S.p.A. di Udine, n.d.r.).

Nel corso della riunione, svoltasi all’insegna della massima volontà di reciproca, costruttiva collaborazione, nel rispetto dei rispettivi ruoli, la Fesica, rappresentata dal Segretario Provinciale Filippo Caputo e dal responsabile per le aziende private Antonino Martelli, ribadito e sottolineato il proprio ruolo di principale “attore” e promotore in questi ultimi anni, anche in positivo confronto con il Comune, di tutte le iniziative attuate per l’adeguamento contrattuale e il miglioramento delle condizioni di lavoro degli addetti privati impiegati nei servizi museali della città, giungendo in effetti a conseguire alcuni primi significativi risultati, ha quindi rimarcato nei dettagli le proprie richieste e le misure ritenute necessarie, appar contratto, e come tali attese dai lavoratori interessati.

Tra queste figurano in particolare – come d’altronde già in precedenza concordato con il Comune – alcuni punti fondamentali e ben precisi, ovvero, oltre alla piena applicazione del nuovo contratto “Multiservizi”, la contestuale corretta “trasposizione” in esso degli accordi economici e stipendiali “ibridi” migliorativi fin qui raggiunti con i precedenti accordi, ponendo inoltre attenzione a che, essendo l’appalto suddiviso fra due diverse cooperative pur aderenti al medesimo consorzio CNS, non derivino da ciò trattamenti diversi per l’insieme del nostro personale;

e ancora, la conferma “in salvaguardia” dell’assunzione di tutti i dipendenti fin qui sussistenti, anche di quelli più deboli; la creazione a Trieste di un ufficio di rappresentanza dei nuovi affidatari effettivamente presente e operante in modo da poter coordinare con la massima efficacia il lavoro in tutte le sedi museali, l’operatività dei dipendenti nei diversi siti e i collegamenti con il personale comunale; l’adozione di adeguato vestiario, divise e telefoni di servizio (e certamente non più “invitando” all’utilizzo dei propri telefoni personali per motivi di servizio come pretendeva il precedente gestore…) ecc.. Tutte “misure” che, riteniamo – hanno precisato i rappresentanti Fesica –, anche lo stesso Comune si aspetta vengano ora finalmente applicate, appar capitolato.

“I dipendenti, che nella recente affollata assemblea appositamente convocata ci hanno dato pieno mandato di incontrare i nuovi vincitori dell’appalto per mettere fin da subito in chiaro tutte le criticità e le problematiche da affrontare, confidano e auspicano – hanno detto Caputo e Martelli – di non doversi ritrovare nuovamente nelle stesse situazioni patite nell’appalto precedente, quando i lavoratori e il sindacato venivano ripetutamente posti di fronte a fatti compiuti e a costanti abusi e inosservanze delle regole. Ora – hanno ribadito – sono forti la speranza e l’attesa che, dopo oltre due anni di lotte, stavolta le cose possano finalmente presentarsi diversamente. I lavoratori si aspettano insomma un chiaro “salto di qualità” nei rapporti reciproci, e non solo per l’aspetto economico-retributivo ma anche nelle relazioni lavorative-organizzative e, financo, nei rapporti umani e interpersonali.”

“La parte datoriale, dalla quale, in questo primo approccio – affermano i dirigenti Fesica – abbiamo tratto un’ottima impressione, e che ha dato mostra di grande serietà e professionalità, assicurando il proprio impegno e intendimento di agevolare la piena messa in atto dei programmi e previsioni derivanti dal nuovo appalto, ha peraltro lamentato di non aver ricevuto finora alcuna documentazione dal precedente gestore sullo stato delle attività d’azienda”.

Gli stessi sindacalisti della Fesica hanno quindi, in immediata successione, incontrato anche i responsabili dei competenti uffici del Comune di Trieste e anche da questi è giunta la conferma di una situazione ancora di fatto stagnante in quanto la richiesta di documentazione rivolta alla uscente Euro&Promos, indispensabile per disporre di un necessario quadro delle attività svolte e delle problematiche in essere, per poi procedere alla nuova organizzazione, non ha avuto a tutt’oggi risposta. Ed è questo – va tenuto presente – un “passaggio” tanto più necessario in quanto i soggetti nuovi gestori saranno, come detto, due (pur afferenti a uno stesso consorzio) e, per dire solo di un problema, tra di essi dovranno provvedere a “suddividersi” il personale, come pure a decidere in che modo distribuirlo tra le diverse sedi museali ecc. E, ovviamente, tutto ciò non è fattibile se non disponendo di tutte le “carte” della gestione uscente.

Motivo per cui diventa materialmente impossibile che la nuova gestione possa concretamente entrare in funzione, come si sperava (e come la “lettera” del contratto prevedeva), entro i primi di dicembre, e tale auspicio necessariamente si sposta, perlomeno, fino ai primi di gennaio. “E sarebbe, come minimo, da augurarsi almeno questo – osserva il Sindacato -, considerando che per i dipendenti ogni giorno di ritardo in più comporta un danno economico in busta paga ma anche un rinvio dei miglioramenti nell’organizzazione del lavoro da tanto tempo attesi”.

“Non possiamo che sottolineare con dispiacere e preoccupazione – rimarcano i dirigenti della Fesica  – come tale ritardo crei inevitabilmente un sensibile stato d’ansia e di diffusa incertezza fra i lavoratori, tenendo anche conto che, almeno teoricamente, l’uscente Euro&Promos potrebbe ancora ricorrere contro l’esito della gara d’appalto (entro il 29 novembre) mentre ancora il 6 dicembre la 5° Commissione Consiliare del Comune dovrà riunirsi per esaminare e prendere atto del nuovo appalto.

La Fesica si trova dunque, ancora una volta, a fare appello alla politica e alla stessa uscente Euro&Promos affinché non vi siano ulteriori difficoltà e rallentamenti, in modo da dare finalmente un nuovo e più giusto contratto, una nuova e migliore organizzazione operativa e, in definitiva, una nuova certezza dei propri diritti e del proprio lavoro a dipendenti già fin troppo bistrattati”.

“La Fesica – afferma il Segretario provinciale Filippo Caputo – non potrà che vigilare e adoperarsi con la massima attenzione e con la consueta determinazione, anche in questo nuovo capitolo di questa lunga e complessa partita, affinché i diritti di tutti i lavoratori dei musei siano finalmente pienamente e definitivamente rispettati”.

(ph villa sartorio da https://museosartoriotrieste.it/)

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