L’Aquila, Fesica Confsal: Grazie alla collaborazione con la ASL1, la Riabilitazione 26 trova una nuova e dignitosa sede
M. VIVARELLI: “FINALMENTE SPAZI ADEGUATI, VINTA UN’ALTRA BATTAGLIA IN DIFESA DI CHI È PIÙ DEBOLE”
“Possiamo finalmente affermare che il servizio di Riabilitazione territoriale ex Articolo 26 si trasferisce dalla struttura di Collemaggio a quella del G8 dell’ospedale dell’Aquila. Per la Fesica Confsal, si tratta di un’altra battaglia vinta a favore degli utenti più deboli e dei lavoratori che devono poter agire in sicurezza, grazie ad una proficua collaborazione con i vertici della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila”.
Ad affermarlo in un comunicato è Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato autonomo dell’Aquila, che nei mesi scorsi si era impegnato personalmente per far trasferire, dopo anni “di assoluto silenzio da parte di chi avrebbe dovuto e potuto interessarsi alla problematica e nel degrado presente ancora oggi nell’area dell’ex ospedale di Collemaggio”, “una struttura importantissima per la città e per il territorio che deve garantire un servizio di sanità pubblica molto delicato in spazi adeguati”.
“Questi spazi – continua il sindacalista aquilano – erano stati individuati presso l’area del G8, quindi all’interno dell’area del presidio ospedaliero ‘San Salvatore’, e tra pochi giorni saranno a disposizione del personale medico e sanitario e degli utenti che potranno, dopo anni in una struttura stretta, fatiscente e in un luogo non sicuro per chi lo frequenta”.
“Ringrazio i vertici della Asl 1 per la sensibilità dimostrata anche in questa occasione, come per l’Unità operativa complessa di Psichiatria rimasta senza vetri antisfondamento – conclude l’esponente Fesica e Confsal – e la disponibilità nel voler affrontare e risolvere al meglio ed una volta per tutte una problematica che sembrava irrisolvibile, segno che la nostra sigla sindacale, che oggi siede al Cnel con la Confsal e quarta Organizzazione a livello nazionale, nonostante non venga mai presa in considerazione, dimostra di saper portare a casa risultati che sembrano piccoli ma che incidono, non solo in questo caso sulla serenità di tante persone, ma pure nell’ottica della tutela del servizio sanitario pubblico”.