Vernio, Fesica Firenze: “Morire a lavoro non è sempre una fatalità, ma una sconfitta per lo Stato, una responsabilità che grida giustizia”
Dal territorio

Vernio, Fesica Firenze: “Morire a lavoro non è sempre una fatalità, ma una sconfitta per lo Stato, una responsabilità che grida giustizia”

Mag 19, 2025

“Morire a 57 anni, travolto da un camion mentre si sta svolgendo una normale attività di scarico, non può in alcun modo essere considerato una tragica fatalità. È piuttosto – e con fermezza lo diciamo – l’esito amaro di una filiera di responsabilità non presidiate, di controlli forse mancati, di tutele che ancora oggi non riescono ad essere garanzia piena nei luoghi di lavoro”.

A parlare è la segreteria provinciale di Firenze della Fesica, dopo il gravissimo incidente sul lavoro avvenuto in via del Bisenzio, a Vernio (PR), dove un lavoratore ha perso la vita mentre scaricava materiale da un camion in sosta su una strada in pendenza.

“Siamo di fronte all’ennesima morte bianca, che ci riporta con forza a una realtà che non si vuole vedere: quella in cui si continua a morire lavorando, nel silenzio colpevole di chi ha normalizzato il rischio come parte del mestiere. La sicurezza non può essere una variabile d’aggiustamento, né un costo da comprimere nelle pieghe dei bilanci. Deve essere un diritto pieno, esigibile, garantito in ogni fase dell’attività produttiva – specie in quelle più esposte come la logistica, il trasporto e l’edilizia”.

“La magistratura farà il suo lavoro, e confidiamo che venga fatta piena luce sulle responsabilità. Ma il nostro dovere come Organizzazione sindacale – spiega la Segreteria provinciale Fesica di Firenze –, è anche quello di dire con chiarezza che l’allarme va ben oltre il singolo episodio. C’è un sistema che deve essere riconsiderato nel suo complesso: serve una strategia vera, incisiva, condivisa, che parta dal presidio quotidiano dei luoghi di lavoro”.

“Alla famiglia della vittima esprimiamo la nostra più profonda vicinanza ma non ci accontentiamo del cordoglio. Lo diciamo con fermezza: ogni morte sul lavoro è una sconfitta per lo Stato, per le imprese, per tutti noi. E finché il lavoro continuerà a uccidere, continueremo a denunciare, a pretendere giustizia e a lottare perché nessuno sia mai più lasciato solo, né dimenticato”, conclude la segreteria provinciale Fesica Firenze.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *