Settore privato, investitura per Domenico De Grandis: una nuova avventura sindacale per la Basilicata 

Un nuovo capitolo si apre per il sindacalismo lucano: Domenico De Grandis, figura di spicco per esperienza e radicamento nel territorio, è stato nominato dal segretario generale della Fesica, Bruno Mariani, reggente della segreteria regionale della Basilicata.

Una scelta che, oltre a riconoscere il percorso di De Grandis nel settore pubblico nella qualità di Segretario Nazionale Confederale e nelle Funzioni Locali nella qualità di Responsabile Nazionale, segna un deciso ampliamento delle competenze anche al settore privato, in un momento storico cruciale per l’intera Basilicata.

La Basilicata, tra gli anni ’70 e ’90, ha vissuto una parabola industriale intensa e drammatica. Dalla scoperta del metano negli anni ’60 al boom industriale trainato da realtà come Pozzi Ginori e Liquichimica, il tessuto produttivo regionale ha dato lavoro a migliaia di persone, contribuendo a una crescita senza precedenti. Tuttavia, il declino degli anni ’80 e ’90, segnato da fallimenti e ridimensionamenti, ha lasciato profonde ferite sociali ed economiche in tutta la regione.

Oggi, la sfida è quella di colmare il gap lasciato dal crollo delle grandi industrie, puntando su una diversificazione che vede nell’agricoltura rinnovata e nel turismo emergente i nuovi motori dello sviluppo regionale. La Basilicata sta investendo in strategie che puntano su sostenibilità, innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale e coinvolgimento delle comunità, con l’obiettivo di attrarre nuove generazioni e creare opportunità economiche stabili.

In questo scenario, la nomina di De Grandis assume un valore che va oltre la semplice rappresentanza sindacale. La sua esperienza, maturata in anni di lavoro sia in regione che fuori, lo pone come interlocutore privilegiato tra lavoratori, istituzioni e imprese.

La sua reggenza arriva in un momento in cui la Fesica, sotto la guida di Mariani, sta rafforzando la propria presenza nei settori privati e promuovendo un modello di sindacato moderno, capace di dialogare con le nuove esigenze del territorio e di sostenere percorsi di riconversione e formazione.