Rinnovo Ccnl, incontro Fesica Confsal – SNA: si vis pacem, para bellum?
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Rinnovo Ccnl, incontro Fesica Confsal – SNA: si vis pacem, para bellum?

Lug 16, 2024

All’indomani dell’incontro tra le sigle sindacali rappresentanti le due parti del CCNL per i dipendenti delle agenzie in gestione libera, si fa sempre più chiara la volontà dell’una e dell’altra parte coinvolta.

Difatti, se Fesica Confsal si è seduta con le intenzioni di addivenire ad un accordo, stesso non può dirsi della sigla SNA: le proposte di Fesica sono state presentate e discusse tenendo conto della difficoltà di bilancio delle agenzie, ma anche rappresentando la difficoltà dei dipendenti la cui retribuzione è ferma da 6 anni e per i quali è necessario un giusto rinnovo, ma la risposta di SNA è stata fin da subito di totale chiusura. Esempio pratico dell’impossibilità di raggiungere un punto di incontro è stata la ferma volontà di SNA di non accogliere anche le proposte per il welfare e ulteriori flessibilità nel contratto; negli ultimi anni, complice anche la pandemia, i lavoratori di tutti i settori hanno sentito forte la necessità di un plus che non fosse solo per la retribuzione, ma che potesse incidere anche sul miglioramento della vita lavorativa.

Il tema è molto importante, tanto che la politica se ne è occupata e se ne occupa con sempre maggior impegno, proprio perché esigenza di tutti i lavoratori. In conseguenza a questo, il welfare è stato ampliato e modificato affinchè potesse divenire uno strumento di raccordo tra i datori e i lavoratori, mediante importanti interventi di detassazione.

La Fesica ha esposto da subito quali opportunità e vantaggi possano derivare da un investimento sul welfare, ma SNA ha ribadito di non essere disposta ad un accordo, poiché lo stesso non è un’esigenza per i lavoratori. Dipendenti che sono oberati da incombenze lavorative, talmente tanto da non riuscire a consumare tutte le ferie e i permessi annuali previsti. Stessa sorte hanno ottenuto le ulteriori proposte presentate: tutte cassate al grido di “le agenzie non possono permetterselo, non hanno la forza economica”.

Il quarto livello, del CCNL in discussione, ha una paga base attuale molto al di sotto dei 1.000 Euro: al di sotto quindi di quella che può essere desunta normativamente come la soglia di povertà. A questo punto ci si chiede: se perdura lo stato di crisi di redditività delle agenzie, come possono i dipendenti non avere possibilità di smaltire tutte le ferie, poiché oberati? Ma soprattutto, se le agenzie sono in crisi anche per il mancato rinnovo dal 2008 degli accordi con le mandatarie, di chi è la responsabilità? Il pesce puzza dalla testa, ma a farne le spese non devono essere i dipendenti.

Invitiamo SNA a tornare al tavolo con un atteggiamento propositivo e a mettere al centro del confronto il benessere dei lavoratori, che rappresentano la risorsa più importante per il futuro delle agenzie.

Da sx: Il Segretario nazionale comparto Assicurazioni Francesco Di Matteo, il Segretario generale Bruno Mariani e la Resp. Ufficio studi Fesica Rita Ferraro
FESICA, da sx il Segretario nazionale del comparto Assicurazioni Francesco Di Matto, il Segretario generale Bruno Mariani e la Responsabile dell'ufficio studi Rita Ferraro

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