Morti sul lavoro, per la Fesica inasprire le pene per i datori inadempienti è una prima soluzione al problema
Nazionali

Morti sul lavoro, per la Fesica inasprire le pene per i datori inadempienti è una prima soluzione al problema

Feb 20, 2024

“Il crollo nel cantiere del supermercato Esselunga di Firenze ha fatto risvegliare le coscienze di molti, compreso quella del governo, che dopo l’ennesima tragedia sul lavoro si è manifestato possibilista rispetto all’inasprimento delle pene così come la nostra O.S. aveva proposto tempo fa”.

A dirlo è il segretario generale della Fesica e vice segretario generale della Confsal, Bruno Mariani, a proposito di una Proposta di Legge sulle “modifiche al codice penale e altre disposizioni concernenti l’introduzione di reati di omicidio e di lesioni personali gravi o gravissime per inosservanza colposa delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“Risultata in linea con il loro pensiero sul tema, per fronteggiare le tantissime morti sul lavoro e visti i dati che emergevano sulle responsabilità dei datori di lavoro, eravamo riusciti – spiega Mariani – a far depositare agli allora deputati Lollobrigida, Varchi, Rizzetto e Bucalo, una pdl che interveniva sul codice penale in materia di omicidio per inosservanza colposa delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, poi rimasta bloccata in Commissione”.

“E’ chiaro che gli aspetti da esaminare e risolvere sono molteplici e che non solo provvedimenti come questi possono fronteggiare il problema, ma sicuramente è una base di partenza, un atto concreto che fa sentire forte e chiara la voce dello Stato. Se lo Stato non sarà presente in modo incisivo, anche così, tutti i vari problemi che gravitano attorno alla sicurezza sul lavoro come gli appalti al massimo ribasso ed il lavoro nero, continueranno ad esistere”.

“Noi diciamo che lo Stato in ogni sua forma deve intervenire intanto per equiparare le tutele degli appalti pubblici a quelli privati, mantenere gli stessi standard contrattuali per tutta la catena in appalto e porre una responsabilità in solido. L’intensificazione delle attività degli ispettori, il coinvolgimento maggiore dei ministeri della Giustizia e della Salute e delle Regioni, che in materia possono legiferare autonomamente, sono inoltre altre strade da intraprendere subito ed anche per decreto per porre fine – conclude Mariani – a queste morti”.