Lavoratori colpiti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche: il DDL n. 1430 sulla conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti è legge
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Lavoratori colpiti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche: il DDL n. 1430 sulla conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti è legge

Lug 9, 2025

Conservazione del “posto” fino a due anni dagli attuali sei mesi per i lavoratori dipendenti pubblici e privati con tumore, malattie invalidanti o croniche anche rare, che presentino un’invalidità di almeno il 74%.

Un periodo che nel caso degli autonomi si traduce in un massimo di 300 giorni di assenza nell’anno solare.

L’assemblea del Senato ha approvato, in modo bipartisan, il disegno di legge dopo che era già stato approvato dalla Camera lo scorso marzo.

Da questo momento le persone con diagnosi di tumore non rischiano più di essere licenziate. La proposta di legge sul comporto è legge e d’ora in avanti garantirà la conservazione del posto di lavoro e la retribuzione dei permessi per esami e cure mediche a tutti quei lavoratori e lavoratrici affetti da una malattia oncologica, invalidante e cronica.

L’approvazione della legge garantisce ora importanti tutele lavorative a chi ne era privo, offrendo maggiore serenità sul piano della stabilità professionale ed economica. Questi aspetti sono fondamentali per chi affronta una malattia oncologica, che spesso comporta la cosiddetta “tossicità finanziaria”: un impoverimento della famiglia dovuto alla perdita di produttività causata dalla malattia stessa e dalle sue conseguenze più immediate, come le assenze dal lavoro per sottoporsi a trattamenti e controlli medici, oltre alle difficoltà fisiche legate agli effetti collaterali delle cure.

Nel dettaglio, per i lavoratori dipendenti arrivano una serie di garanzie in più: la proroga del congedo a 24 mesi, la possibilità di riscattare questo periodo versando contributi volontari, la disponibilità di 10 ore l’anno in più di permesso per visite e analisi oltre a quelle già riconosciute dalla legge e dai contratti collettivi, l’accesso prioritario allo smart working ma solo al termine del congedo e se “compatibile con le mansioni svolte”, la certificazione semplificata delle malattie da parte del medico di famiglia o dello specialista.

Nasce infine un fondo da 2 milioni di euro destinato a premi di laurea alla memoria di pazienti oncologici.

L’Italia, dopo la legge sull’oblio oncologico ha compiuto un altro deciso passo in avanti.

RF