Genova, aggressione al capotreno e sicurezza fuori controllo. Bianchi Martina chiede subito guardie giurate a bordo: “C’è già un progetto in Regione”
Si tratta di un piano dettagliato che include percorsi formativi, modalità di impiego e tempistiche di attivazione delle GPG, già consegnato dai dirigenti sindacali nelle mani dell’Assessore Scajola
La Fesica Confsal Liguria, con il suo segretario regionale del comparto vigilanza privata, Marzio Bianchi Martina, esprime la sua profonda indignazione e preoccupazione per la gravissima aggressione subita da un capotreno alla stazione di Genova Brignole.
“Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi violenti che colpiscono il personale ferroviario, un fenomeno che sta diventando sempre più comune e allarmante, e che continua a verificarsi nonostante le numerose segnalazioni e richieste di intervento fatte dal nostro sindacato”.
“L’aggressione avvenuta il 25 novembre u.s. non è un episodio isolato: è l’ultimo di una lunga serie di eventi che dimostrano chiaramente come la sicurezza sui treni e nelle stazioni sia completamente fuori controllo. Gli operatori ferroviari, costretti a lavorare ogni giorno in un clima di crescente tensione, si trovano a dover affrontare situazioni potenzialmente pericolose senza le necessarie misure di protezione. È evidente che il sistema di prevenzione attuale non è più sufficiente: servono interventi strutturali, immediati e non più rinviabili”.
“La Fesica Confsal – spiega Bianchi Martina – aveva già presentato, un mese fa, un progetto formativo e operativo per l’introduzione della vigilanza a bordo treno. Si tratta di un piano dettagliato che includeva procedure, percorsi formativi, modalità di impiego delle guardie giurate e tempistiche di attivazione. Questo progetto, consegnato ufficialmente in Regione all’assessore Marco Scajola, era stato accolto positivamente come un’iniziativa ‘precursore’ applicabile su tutto il territorio ligure.
Un progetto già pronto, ben strutturato e realizzabile immediatamente ma fermo su un tavolo. Se quel piano fosse stato avviato, oggi probabilmente avremmo già presidi di sicurezza operativi sui treni, in grado di prevenire o limitare episodi come quello avvenuto a Brignole”.
Marzio Bianchi Martina ribadisce con fermezza l’importanza di introdurre guardie giurate a bordo treno in modo stabile e continuativo: “Questa misura non è più un’opzione, ma un’urgenza, l’unica in grado di garantire una presenza reale e deterrente contro comportamenti violenti, proteggendo sia il personale che i viaggiatori. È importante sottolineare che il personale ferroviario non ha né gli strumenti né la formazione adeguata per gestire episodi di violenza o situazioni di minaccia. Pretendere che capotreno, controllori o addetti alla clientela possano affrontare aggressioni fisiche o verbali senza un supporto adeguato significa esporli consapevolmente a un rischio inaccettabile. Chi ogni giorno garantisce il funzionamento di un servizio pubblico essenziale non può essere lasciato solo a pagare il prezzo di una risposta istituzionale mancante”.
“La richiesta del nostro sindacato è chiara e urgente: è fondamentale avviare un piano per l’impiego di guardie giurate armate sui treni, specialmente nelle tratte e negli orari più critici. È altrettanto importante stabilire protocolli operativi più rapidi ed efficaci, migliorando il coordinamento tra l’azienda, le istituzioni e le forze dell’ordine. La sicurezza non può essere garantita con interventi sporadici; è necessaria una presenza costante e professionalmente preparata”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà al capotreno aggredito e a tutto il personale ferroviario ligure, che continua a lavorare con professionalità e senso di responsabilità, nonostante le condizioni siano diventate insostenibili. La Fesica Confsal chiede un’assunzione di responsabilità immediata da parte delle istituzioni e di Trenitalia perchè ogni ulteriore ritardo, ogni rinvio, ogni incontro senza decisioni concrete rappresenta un grave atto di negligenza nei confronti della tutela dei lavoratori e dei cittadini” conclude il segretario regionale della Liguria, comparto vigilanza privata, Marzio Bianchi Martina.

