Contratti Sna – Fesica Confsal, a Trieste l’Inps perde anche in appello
Ormai sembrerebbero non fare più notizia le vittorie che si susseguono nei tribunali contro i ricorsi dell’INPS finalizzati ad attaccare le agenzie che applicano legittimamente il CCNL SNA-CONFSAL. E’ invece importante continuare a sottolinearle, perché ogni ogni volta che un giudice emette una sentenza favorevole a un’agente, conferma l’infondatezza delle tesi degli Ispettorati del lavoro e dell’INPS, secondo le quali gli agenti che applicano il CCNL firmato da SNA non siano in regola. Il contratto collettivo leader del settore assicurativo agenziale, in Italia, è invece proprio quello firmato da SNA con Fesica e Confsal come risulta anche dai dati ufficiali del CNEL.
Stavolta la vicenda è quella di un’agenzia iscritta SNA e tutelata dai legali del sindacato, che si è vista notificare un verbale di accertamento da parte dell’Ispettorato del Lavoro, cui ha fatto seguito l’azione dell’INPS che mirava ad incassare ingiustamente i contributi sulle differenze retributive dei lavoratori dipendenti soggetti al CCNL SNA- CONFSAL, pretendendo di calcolare gli importi sulla base dei parametri del CCNL firmato da ANAPA e dalla “triplice”.
Non accettando la sentenza sfavorevole pronunciata dal Tribunale di Udine, l’Istituto di Previdenza decide dunque di ricorrere in Appello alla Corte di Trieste, Collegio Lavoro, che non soltanto respinge il ricorso, ma, con sentenza emessa nelle scorse settimane, condanna l’INPS al pagamento delle spese e di un rimborso forfetario nella misura massima di tariffa. Spese, che, ancora una volta – è bene sottolinearlo – vengono pagate con il denaro dei contribuenti. ”Abbiamo praticamente vinto tutte le cause che sono state fatte, a partire da quelle promosse dalla Fisac-CGIL, con rare eccezioni” è il commento del Presidente SNA Claudio Demozzi, che prosegue: “Ora basta! I detrattori si mettano l’animo in pace ed accettino il dato di fatto. Gli agenti assicurativi sono liberi di applicare il loro CCNL anche se questo non piace a qualche potere forte o supposto tale”.
Dello stesso avviso è il Segretario generale della Fesica Confsal e Vice presidente di Ebisep Bruno Mariani, che afferma: “Ennesima conferma che mette a soqquadro le millanterie di alcune sigle sindacali e datoriali, ricordiamo ancora una volta che la libertà sindacale è sancita dalla Costituzione e che oggi trova il suo principale riconoscimento nella Costituzione, in particolare nel primo comma dell’articolo 39, il quale sancisce letteralmente che ‘l’organizzazione sindacale è libera’. Oltretutto, ricordo, è sancita e regolata anche dagli articoli 14, 15, 16 e 17 dello Statuto dei lavoratori. Evidentemente ad alcuni serve ripassare e poi – conclude Mariani – in ambito, i nostri Ccnl sono i più applicati”.