Lazio: sforzi per ridurre le tasse e migliorare la sanità, grazie all’intesa con i sindacati
Dal territorio

Lazio: sforzi per ridurre le tasse e migliorare la sanità, grazie all’intesa con i sindacati

Dic 16, 2024

E’ stato definito dalla Confsal Lazio con l’assessore al bilancio, programmazione economica e sovranità alimentare, caccia e pesca, parchi e foreste, Giancarlo Righini, un accordo quale prima attuazione dell’intesa raggiunta in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2025-2027. Il segretario regionale Confsal Luciano Isceri e Giuseppe Mancini della Fesica, insieme al Fismic Mario Cerri, hanno dato il loro contributo come Parte Sociale.

Nello specifico, su impulso dei rappresentanti sindacali, la Regione si è impegnata a:


a) fare in modo che nessun cittadino del Lazio con un reddito fino a 35.000 euro paghi più IRPEF rispetto alle aliquote previgenti: nello specifico, in continuità con quanto già avvenuto nell’ambito della manovra di bilancio 2024-2026, la Regione conferma
l’impegno a esentare dal pagamento della maggiorazione dell’1,6% i redditi fino a 28.000 euro e a prevedere, con riferimento all’anno di imposta 2025, una detrazione fissa di 60 euro per i redditi da 28.000 a 35.000 euro. Le misure predette impattano, a
valere sullo specifico fondo per la riduzione della pressione fiscale iscritto nel bilancio regionale, per complessivi euro 145,5 milioni (di cui euro 25 milioni in relazione alla detrazione dei 60 euro in favore di oltre 415 mila contribuenti); La Regione si impegna in coerenza con quanto già previsto nel previsionale per l’anno 2026 nella manovra finanziaria regionale 2025/2027 a rendere strutturale il taglio dell’addizionale regionale per i redditi fino a 28.000 € per tutta la durata della legislatura ed a proseguire nel corso del 2025 il confronto per migliorare l’intesa già raggiunta per i redditi da 28.000 a 35.000 euro.


b) perseguire le politiche di risanamento della spesa sanitaria al fine di liberare risorse per migliorare la qualità dei servizi sanitari pubblici regionali e offrire ai cittadini nuovi e più avanzati servizi di prevenzione e cura. Al riguardo, come già avvenuto, da ultimo, nel 2024, ove, a seguito delle risultanze positive dei tavoli sanità del settembre e dell’ottobre scorso, sono risultate svincolabili le risorse derivanti da fiscalità aggiuntiva ex art. 1, c. 174, della legge n. 311/2004 (c.d. “extragettito”), grazie alle quali si è potuta anticipare al 2024 la copertura per oltre 34 milioni dei c.d. “fondi di dotazione sanitari negativi”, anche per il 2025 la Regione si impegna ad adottare tutte le misure possibili a garantire la stabilità dell’equilibrio economico del Servizio Sanitario Regionale e, conseguentemente, avviare il percorso di uscita anticipata dalla procedura di Piano di Rientro. Tale condizione si considera necessaria anche per avviare il confronto per una revisione complessiva delle politiche economiche e fiscali della Regione a partire dalle addizionali all’IRPEF.


c) garantire misure di sostegno al reddito dei lavoratori della sanità, delle famiglie, delle cittadine e dei cittadini: nello specifico, la Regione si impegna su esplicita richiesta delle parti sindacali di categoria a migliorare le condizioni contrattuali dei lavoratori della sanità a partire da un primo stanziamento di 10 mln di euro a favore del personale del comparto della sanità pubblica del Lazio. Inoltre si impegna a raggiungere gli obiettivi sanciti nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale nella seduta n. 26 del 7 febbraio 2024, come testimoniato dal primo risultato ottenuto con un primo stanziamento di risorse a favore delle famiglie più bisognose per favorire il pagamento degli affitti. Ulteriori interventi di sostegno ai cittadini e alle cittadine riguarderanno lo stanziamento di risorse messe a disposizione per contrastare il disagio sociale e per le agevolazioni tariffarie del TPL per il 2025 e saranno oggetto di confronto tra le Parti.


“La Regione si è impegnata inoltre – ha riferito Giuseppe Mancini – a garantire che tutte le risorse appostate nel bilancio di previsione 2025-27 per lo svolgimento di servizi pubblici essenziali a livello regionale e locale saranno garantiti”.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *