Meno burocrazia, più competenze per puntare soprattutto all’innovazione e rilanciare il settore industriale passando anche dalla Infrastrutture E’ questo uno degli argomenti principali trattati nell’audizione sul rilancio del settore industriale della Provincia di Frosinone, nella ‘commissione Sviluppo economico’ del Consiglio regionale del Lazio, a cui ha preso parte Giuseppe Mancini, in quota Fesica, demandato dal segretario regionale Confsal Luciano Isceri.
L’assessore R. Angelilli con il governatore della Regione Lazio F. Rocca
Si è trattato del primo di una serie di audizioni che “toccheranno” tutte le province del Lazio e sempre coordinate dal presidente della Commissione Enrico Tiero in accordo con la vicepresidente della Giunta e assessora allo Sviluppo economico Roberta Angelilli che, in questa occasione, ha parlato degli interventi già messi in campo dall’amministrazione, a partire dai 2 miliardi di euro a disposizione del settore fino al 2027 e dai 660 milioni di finanziamenti del Pnrr per la provincia di Frosinone.
La Fesica Confsal ha messo in evidenza non solo la salvaguardia dei posti di lavoro, ma la necessità di investimenti sempre maggiori sulle competenze, sul futuro. Anche per questo Angelilli, proprio durante il consesso in “Sala Mechelli”, ha espresso il desiderio di voler eliminare, con provvedimenti proattivi, ogni tipo di ostacolo a lungaggini, risorse parche e visione limitata del mondo delle professioni, dell’industria e del lavoro in generale.
Sarà decisivo, infine, il ruolo del Consorzio industriale del Lazio per produrre nuova economia e soprattutto nel manifatturiero. Su questo maggiori approfondimenti e soluzioni sono previse nelle prossime audizioni che punteranno il binocolo sulle altre province. Su queste l’ufficio studi della Fesica Confsal sta elaborando un memorandum all’attenzione della politica e delle istituzioni.