Gli incontri “protetti” della cooperativa Polis di Perugia con Cgil, Cisl e Uil. La Fesica Confsal non ci sta e rompe il “cerchio magico”

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Gli incontri “protetti” della cooperativa Polis di Perugia con Cgil, Cisl e Uil. La Fesica Confsal non ci sta e rompe il “cerchio magico”

Cgil, Cisl e Uil, stanno dimostrando all’Aquila come a Teramo di non tollerare Fesica Confal sindacale nonostante sia ancora all’inizio del suo percorso in queste province e perché sostanzialmente non si piega ai padroni e perché parla e si occupa di chi viene costantemente ignorato o preso in giro dalla Triplice

“Ho abbandonato oggi dopo pochi minuti il tavolo con la cooperativa Polis a causa del trattamento di favore ricevuto da Cgil, Cisl e Uil, che hanno potuto interloquire con i rappresentanti della cooperativa in un incontro ‘su misura’ e senza il ‘disturbo’ della altre sigle sindacali, compresa la nostra”.

A parlare è Marcello Vivarelli, segretario provinciale Fesica-Confsal di L’Aquila e Teramo, nel giorno dell’incontro sindacale a Teramo con la cooperativa Polis di Perugia, convocato da quest’ultima per discutere, tra gli altri punti all’ordine del giorno, della difficile situazione in cui si trovano i precari che lavorano nella Casa di cura “De Benedictis”. L’esponente Fesica-Confsal annuncia quindi che il sindacato non sarà presente al prossimo incontro del 13 luglio, “perché si muoverà direttamente con l’ufficio legale per affrontare quelle questioni che la stessa Polis si è sempre rifiutata di affrontare con noi”.

“Mi sono accorto, arrivato alla sede dell’incontro – prosegue Vivarelli – che l’incontro convocato dalla Polis con i sindacati era stato diviso in due, per dare modo a Cgil, Cisl e Uil di avere un tavolo privilegiato, cioè senza altre sigle sindacali. È bene precisare che l’incontro avrebbe dovuto e potuto essere uno e con tutti i sindacati presenti, anche nel caso in cui fosse stata messa sul tavolo una contrattazione di secondo livello e le altre confederazioni non fossero state firmatarie di contratto. Invece, si è consumata l’ennesima, grave mancanza di rispetto da parte della Polis nei confronti di chi evidentemente non fa parte di una sorta di ‘cerchio magico’ di padroni e la ‘Triplice’, per la immensa gioia di quest’ultima”.

“Cgil, Cisl e Uil, del resto – continua il sindacalista – stanno dimostrando all’Aquila a Teramo di non tollerare Fesica-Confal sindacale nonostante sia ancora all’inizio del suo percorso in queste province, perché sostanzialmente non si piega ai padroni e perché parla e si occupa di chi viene costantemente ignorato o addirittura preso in giro dalla Triplice. Queste OO.SS, ad esempio, sono assolutamente contrarie all’internalizzazione dei servizi Asl, ma non lo dicono mai pubblicamente, anche perché sono troppo impegnate a tutelare la funzione pubblica e a soffocare le aspirazioni dei precari in ogni settore, dalla grande distribuzione alla sanità, tramite accordi non scritti con i padroni, come dimostra, tra le tante, la pessima gestione del punto vendita Conad del centro commerciale l’Aquilone dell’Aquila dove la Cgil fa il bello il cattivo tempo insieme a chi comanda, a totale discapito di quei lavoratori che non vogliono cedere ai ricatti”.

“Sposo quindi in pieno le parole dell’economista e saggista Pasquale Cicalese – dichiara infine Vivarelli – che afferma chiaramente che la bancarotta del lavoro e quindi l’esplosione del precariato e della disoccupazione, checché ne dica il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, è colpa soprattutto di chi, come Cgil, Cisl e Uil, si è piegato ai padroni negli ultimi quarant’anni. E lo vediamo oggi con la richiesta del salario minimo, qualcosa che toglierà ulteriore potere di contrattazione ai sindacati. Alla Polis annuncio che non saremo presenti al prossimo incontro del 13 luglio, perché ci muoveremo direttamente con il nostro ufficio legale per affrontare quelle questioni che la stessa Polis si è sempre rifiutata di affrontare con noi”.