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Decreto Lavoro: il quadro riepilogativo delle novità introdotte per lavoratori, imprese e famiglie

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023 il c.d. Decreto Lavoro ha introdotto misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

In particolare, il Decreto istituisce nuove misure di inclusione sociale e lavorativa (l’Assegno di Inclusione) e di attivazione di percorsi formativi per l’accesso al lavoro (il Supporto per la formazione e il lavoro). La prima misura, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 sostituendo il Reddito di Cittadinanza, si sostanzia nel riconoscimento di un contributo economico, non inferiore a 480 euro annui, per i nuclei familiari con almeno un componente in condizione di disabilità, minorenne o over 60 e con ISEE fino a 9.360 euro annui. Il beneficio è condizionato alla sottoscrizione del patto di attivazione e alla adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Il contributo economico sarà erogato dall’INPS attraverso uno strumento di pagamento elettronico, denominato Carta di Inclusione, per un periodo massimo di 18 mesi continuativi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi.

Il supporto per la formazione e il lavoro è una incentivazione alla formazione e l’accesso al lavoro per i soggetti c.d. “occupabili”, compresi tra i 18 e i 59 anni, con ISEE familiare non superiore a 6 mila euro annui, privi dei requisiti di accesso all’Assegno di Inclusione. La misura sarà operativa dal 1° settembre 2023 e prevede l’erogazione di un contributo mensile di 350 euro condizionata alla partecipazione del beneficiario ai programmi formativi e a progetti utili alla collettività, per un periodo massimo di 12 mesi.

Tale misura potrà essere richiesta anche dai componenti maggiorenni dei nuclei che percepiscono l’Assegno di inclusione (AdI), che non siano inclusi nella scala di equivalenza. Ai datori di lavoro privati che assumeranno i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato sarà riconosciuto, per un periodo massimo di 12 mesi, l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e dei contributi INAIL, nel limite di importo di 8.000 euro su base annua.

Importanti modifiche vengono, altresì, introdotte con riferimento alle causali del contratto di lavoro a termine. La durata massima del contratto a tempo determinato è attualmente fissata in 12 mesi, con possibilità di estensione a 24 mesi, ma solo in presenza di almeno una delle causali che seguono:

• nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all’art. 51 del D.Lgs. n. 81/2015;
• in assenza delle previsioni della contrattazione collettiva sopra citate, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti e, in ogni caso, entro il 30 aprile 2024;
• in caso di sostituzione di altri lavoratori.
Si è, inoltre, proceduto alla semplificazione degli obblighi informativi in merito al rapporto di lavoro: informazioni relative all’orario di lavoro, al periodo di prova, ai congedi e ferie o all’individuazione della retribuzione potranno essere comunicate al lavoratore con l’indicazione del riferimento normativo o del contratto collettivo che ne disciplina le materie.

Il Decreto prevede il taglio del cuneo fiscale di 4 punti percentuali per i lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima. Mentre in tema di welfare aziendale, viene confermato l’incremento della soglia dei fringe benefits entro il limite complessivo di 3.000 euro per il 2023 per i lavoratori dipendenti con figli a carico, incluse le somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.

Per quanto riguarda, invece, le sanzioni per omesso versamento delle ritenute previdenziali, non si pagherà più una sanzione da 10.000 a 50.000 euro ma da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso. All’interno del Decreto, poi, trovano spazio l’esonero contributivo al 60% per i datori per le assunzioni dal 1° giugno 2023 di giovani Neet, under 30 e giovani registrati col Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani; l’incremento del Fondo nuove competenze nel periodo di programmazione 2021- 2027; la proroga al 31 dicembre 2023 della cassa integrazione guadagni straordinaria per eccezionali cause di crisi aziendale e riorganizzazione; la proroga del contratto di espansione per tutto il 2023; interventi urgenti in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni, nonché di aggiornamento del sistema di controlli ispettivi.

Si prevede una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell’assegno unico prevista per i nuclei familiari in cui entrambi i genitori siano occupati.