A Trieste sarà un primo maggio alternativo

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A Trieste sarà un primo maggio alternativo

“Distanti dai ‘palchi ufficiali’ e certi rituali dai discorsi roboanti, la Fesica Confsal di Trieste si appella a cittadini e lavoratori per celebrare diversamente una festa del lavoro”

In vista della conferenza che si terrà dopodomani per la presentazione alla stampa della giornata del primo maggio alternativo, la Fesica Confsal Trieste fa sapere intanto che intenderà dare un segnale preciso a partiti e potentati economici “per dire a voce alta che le belle parole non sono più sufficienti, ma servono i fatti”. Ed in questa fase, nello specifico, “per i lavoratori dei Civici Musei di Trieste pagati con 5 Euro lordi all’ora, sfruttati dalla società Euro&Promos con la perdurante complicità di un Comune sordo, e che il 1° Maggio, anziché festeggiare, saranno in sciopero per affermare il loro diritto a una paga e a una vita dignitose; per quei lavoratori ovunque sfruttati e alle categorie ‘invisibili’ che sopravvivono con remunerazioni sotto la soglia di povertà, nel silenzio di chi li dovrebbe invece tutelare; ai troppi morti sul lavoro (una media di 3 al giorno) e agli ancor più numerosi invalidi; alla necessaria ‘sconfessione’ di quei sindacati che, ‘sedotti’ dal potere e dai suoi privilegi e perciò sempre più “abbandonati” da chi realmente lavora, hanno costituito una ‘dittatura’ di normative a loro esclusivo favore per rendersi eterni e inamovibili; alla assoluta necessità di una profonda riforma della ‘democrazia sindacale’ e di una nuova legge di riordinamento di questo importante settore della vita sociale, affinché il sindacato torni a essere uno strumento di tutela dei lavoratori anziché il complice dei padroni che firma e avalla contratti capestro!”.

Per tutto questo, appuntamento fissato dunque, lunedì 1 maggio a Trieste – Piazza Venezia ore 10.30 “per manifestare insieme e portare la solidarietà a chi ne ha bisogno per un impegno per la libertà, la dignità del lavoro ed una autentica rinascita nazionale”.