Procedura di licenziamento collettivo in Alfasigma: firmato il mancato accordo in fase sindacale

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Procedura di licenziamento collettivo in Alfasigma: firmato il mancato accordo in fase sindacale

Il 6 Aprile scorso, presso la sede di Confindustria Emilia si è conclusa la fase sindacale ai sensi della legge 223/1991 (45 giorni dall’avvio della procedura di licenziamento) con un verbale di mancato accordo e rimando alla fase in sede MLPS da espletarsi entro ulteriori 30 giorni come da legge. Per la Fesica Confsal era presente ed ha posto firma Alfredo Mancini.

Ci troviamo di fronte ad una situazione di stallo dovuto alla indisponibilità di Alfasigma a ridurre il numero degli esuberi ed a incrementare l’incentivo all’esodo volontario del personale che, dati alla mano, è lo stesso già proposto dall’azienda oltre 5 anni fa su cui grava la situazione economica globale attuale e la richiesta dell’azienda di “favorire l’uscita” di personale non propriamente prossimo alla pensione.

L’azienda, ad oggi, sta provvedendo a comunicare a tutto il personale la propria disponibilità a svolgere un esame congiunto delle posizioni contributivo/previdenziali (non vincolante per i lavoratori) per favorire la ricerca di uscite volontarie dopo che la prima comunicazione destinata a lavoratrici con età anagrafica superiore ai 59 anni e lavoratori con età anagrafica superiore ai 60 non ha sortito gli effetti sperati, ossia su 150 comunicazioni solo in 55 hanno manifestato la volontà di esaminare assieme all’azienda la propria posizione.

Va da sé che, in assenza di numeri certi di incentivazione, la reticenza dei lavoratori poteva essere prevedibile, soprattutto in assenza di un’ipotesi accordo in questo ambito. L’azienda ha ribadito che non sarà disponibile a giungere ad un “accordo complessivo” che preveda la sola volontarietà ed accompagnamento alla pensione e rispettive incentivazioni all’esodo ma dovrà necessariamente contenere gli ulteriori criteri ex Legge 223/1991, seppur in via residuale.

È bene ricordare che, a complemento delle richieste sindacali menzionate, la Fesica nella precedente riunione aveva espressamente richiesto all’azienda di favorire il percorso di outplacement attraverso un’informativa, specifica e dettagliata, per consentire ai “lavoratori in uscita” di conoscere tutte le fasi del procedimento.

L’azienda, in accoglimento di tale richiesta, ha portato al tavolo la lista di aziende (in via di definizione complessiva), e relativi percorsi di accompagnamento, che dovranno accompagnare il personale in uscita nella ricerca di una nuova posizione lavorativa o sviluppare percorsi imprenditoriali

Almeno su questo punto possiamo ritenerci soddisfatti, trattandosi di una nostra politica sindacale volta alle politiche attive che ha trovato la sua nascita nei contratti sottoscritti dalla nostra Federazione attraverso l’inserimento del “Preavviso Attivo” che adesso sarà mutuato dall’azienda per favorire la ricollocazione del personale in uscita, anche attraverso il possibile utilizzo di permessi specifici (che la stessa azienda sta valutando) per iniziare il percorso di outplacement anche per chi in futuro dovesse decidere di uscire con preavviso dall’azienda.

La prossima riunione è stata fissata per il 17 aprile a Bologna sperando di raggiungere almeno un’ipotesi da sottoporre ai lavoratori.

[APPROFONDIMENTI: IL VERBALE]