“INTANTO LA CGIL PROVA A TIRARE… MA È IN FUORI GIOCO!”: UN COMMENTO A MARGINE SULL’IMPROVVISO ”ATTIVISMO” DEL SINDACATO CHE, AVENDO FIRMATO L’INIZIALE “CONTRATTO-CAPESTRO”, È IN REALTÀ ALL’ORIGINE DI TUTTI I PROBLEMI CHE OGGI AFFLIGGONO I LAVORATORI!
La Fesica Confsal rende noto che, in una nuova fase di trattative intraprese dopo la ormai nota, prolungata serie di confronti, contrapposizioni e forti iniziative, anche di rilevante impatto pubblico (manifestazioni e scioperi compresi) messe in atto, già da oltre un anno e mezzo, a difesa e tutela dei 61 dipendenti della Euro&Promos S.p.A. incaricati del servizio di vigilanza e assistenza al pubblico nei Civici Musei del Comune di Trieste con trattamenti economici e normativi irrisori, da alcune settimane il Sindacato autonomo si sta incontrando con regolarità con il competente Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi e con i dirigenti della stessa Euro&Promos per cercare di portare a compimento un “accordo ponte” che consenta a questi lavoratori di ottenere in primo luogo un sensibile aumento salariale.
“In tal senso, grazie allo sforzo del Sindacato e all’impegno delle parti – afferma il Segretario provinciale Fesica Confsal Filippo Caputo – crediamo di poter essere vicini a una soluzione. A breve avremo un incontro definitivo, ma per ora possiamo solo dire che siamo fiduciosi, e per questo abbiamo attualmente sospeso gli ulteriori scioperi e manifestazioni già in calendario. Non riteniamo di esplicitare ancora tutti i termini di questo possibile accordo, in quanto ancora soggetto ad alcune integrazioni e aggiustamenti. In ogni caso, entro questo mese indiremo una conferenza stampa specifica per illustrare nei dettagli i risultati del nostro lavoro.”
“Noi come Fesica-Confsal – prosegue Caputo -, ma ancor prima i lavoratori museali, che ben conoscono, sulla loro pelle, tutti i risvolti della vicenda, restiamo intanto a dir poco esterrefatti dal “nuovo” attivismo che sta mettendo in campo in questi giorni la Filcams – CGIL, più che altro sul piano della comunicazione e degli annunci stampa: nei fatti, un mero e sterile esercizio di parole che, a nostro parere, serve solo a ottenere un po’ di visibilità e, aspetto ancor più preoccupante, a coprire con una cortina fumogena le loro gravissime responsabilità di sigla sindacale principale firmataria proprio di quel “contratto capestro” che è all’origine di tutte le difficoltà che oggi affliggono questi lavoratori ! Una firma che – ricordiamolo – ha portato allo stipendio da fame di 5 Euro lordi all’ora, per di più non riuscendo neanche a far rinnovare tale contratto nazionale scaduto da ben 8 anni, e quindi neppure tentando di far almeno ritoccare le sue indecorose previsioni economiche”.
“Ora – così ancora il Segretario provinciale Fesica Confsal – proprio la Filcams – CGIL cerca disperatamente di entrare in una trattativa che per loro non è mai esistita ! Dovendo oggi constatare – prosegue ironicamente Caputo – come la CGIL si faccia ricevere dall’Assessore Rossi per essere da lui relazionata in merito alla trattativa che la nostra Confsal sta conducendo col Comune e la Euro&Promos, allora possiamo suggerire ai “colleghi sindacalisti” di via Pondares di rivolgersi, se lo ritengono, direttamente a noi: saremo in grado di fornire loro tutte le delucidazioni utili, le cifre dei previsti aumenti in via di determinazione, le decorrenze di applicazione e quant’altro”.
“E non possiamo non ricordare – conclude Caputo – come proprio la CGIL qualche tempo fa aveva pubblicamente dichiarato sulla stampa, con una frase peraltro del tutto infelice, che “la Confsal con la sua azione sta illudendo i lavoratori”, non essendo possibile, secondo loro, “fare nulla per questi lavoratori fino alla scadenza dell’appalto”. Oggi evidentemente, stanti i risultati che la Confsal sta riuscendo a portare in porto – e non solo a Trieste, poiché risulta che proprio la nostra iniziativa sta facendo da volano per molteplici altre analoghe azioni in tutta Italia -, “lor signori” ci hanno ripensato e, volendo saltare anch’essi sul ‘carro dei vincitori’, tentano di tirare in porta. Ma purtroppo, sempre per usare la metafora calcistica, sono attualmente ‘in fuori gioco’!”