Alfasigma vanta oltre 2800 dipendenti, di cui più della metà in Italia suddivisi in 5 sedi: a Bologna il centro direzionale e a Milano la sede della divisione internazionale, mentre a Pomezia (RM), Alanno (PE) e a Sermoneta (LT) sono localizzati i siti produttivi
Mentre le altre sigle sindacali hanno annunciato ore di sciopero, la Fesica Confsal nell’incontro di esame congiunto di lunedì scorso nella sede di Confindustria Emilia a Bologna, ha evidenziato una pozione ben chiara e risolutiva.
Il riferimento è alla vicenda Alfasigma dopo l’acquisizione di Sofar con l’annunciato licenziamento collettivo di ben 333 dipendenti.
L’Azienda chimico-farmaceutica con una nota aveva fatto sapere che “tali misure consentono di liberare le risorse economiche e introdurre le competenze necessarie a garantire lo sviluppo futuro del Gruppo, investendo in innovazione. Non sussiste la possibilità di ricorrere ad altre soluzioni, che non risulterebbero idonee per risolvere in modo definitivo la situazione strutturale e funzionale venutasi a creare”.
Posizione però non del tutto definitiva dopo che, in fase di interlocuzione con Alfasigma, si è proposto di “ottimizzare ed evolvere” il personale attraverso un’operazione basata su due punti di forza:
Dr.ssa Letizia Giello
Questo risponderebbe pienamente alla necessità espressa dall’azienda, che ha mostrato apertura, “di razionalizzazioni e di investimenti, nonché di un ulteriore ammodernamento degli impianti, con la finalità di realizzare una migliore integrazione produttiva”.
Come spesso accade esperienza e capacità possono fare la differenza ed è quello che la stessa Fesica Confsal, con il suo contributo, si augura: a salvaguardia dei tantissimi posti di lavoro messi in discussione dalla leadership di Alfasigma, a partire dal CEO Francesco Balistreri.