Asl L’Aquila, sui somministrati ‘ex Orienta’ Vivarelli plaude al salvataggio dei posti di lavoro: “Ora evitare disparità contrattuali”

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Asl L’Aquila, sui somministrati ‘ex Orienta’ Vivarelli plaude al salvataggio dei posti di lavoro: “Ora evitare disparità contrattuali”

“Esprimo soddisfazione per la soluzione con cui sono stati salvati i posti di lavoro degli operatori ex Orienta passati nel settore servizi al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Biblos, Vigilantes e Az Solutions, anche senza il supporto della clausola sociale”.

A dichiararlo in un comunicato è Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Fesica Confsal di L’Aquila e Teramo, dopo il passaggio di circa trenta lavoratori della agenzia Orienta alla rt Biblos-Vigilantes-Az Solutions.

“Sono soddisfatto non soltanto per la salvaguardia dei posti di lavoro – afferma Vivarelli – ma anche per aver mantenuto i diritti acquisiti si. Mi auguro, allora, alla luce di questo, che non si creino condizioni di disparità salariali e di inquadramento contrattuale nei confronti di quei lavoratori che operano nello stesso settore e
con le stesse mansioni, o con addirittura mansioni di livello superiore”.

“Sono inoltre felice – prosegue il sindacalista – per l’imminente sblocco del concorso per amministrativi e degli avvisi pubblici, augurandomi che questi ultimi siano aperti ad una ampia platea di persone e quindi non vengano ‘ristretti’ e strumentalizzati”.

“Tutto questo – prosegue l’esponente Fesica – senza mai dimenticare che la battaglia più importante e decisiva per la salvaguardia dei posti di lavoro e che eviti un ulteriore spopolamento della città e del territorio, è quella della internalizzazione di tutti i servizi e quindi della definitiva eliminazione del precariato nei servizi legati alla sanità”.

“È infatti grazie soprattutto ai precari, cioè i dimenticati anche dalla ‘Triplice’ che negli ultimi anni hanno subito forti decurtazioni salariali e hanno visto sparire, o che non hanno mai visto, diritti come quello dei buoni pasto – conclude Vivarelli – che la sanità pubblica non soltanto del nostro territorio continua a reggersi in piedi. A loro, ai dimenticati, va il mio totale sostegno, in attesa che i vertici Asl e il raggruppamento temporaneo di imprese trovino le giuste soluzioni a stretto giro di posta”.