Controlli sul lavoro, ispettori recuperano un miliardo di euro

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Controlli sul lavoro, ispettori recuperano un miliardo di euro

Faro su 100 mila aziende nel 2022. Tasso di irregolarità al 72%

Aumentano le ispezioni e le irregolarità accertate tra le aziende finite sotto la lente dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Controlli mirati per verificare il rispetto delle norme sulla salute e sicurezza e per stanare il lavoro sommerso. Nel 2022 ammontano ad oltre un miliardo (1,153 miliardi) i contributi e i premi recuperati a seguito delle ispezioni in circa 100 mila aziende, da nord a sud del Paese.

Una somma superiore del 3,75% rispetto all’anno prima. A fare il bilancio dell’attività di vigilanza è lo stesso Inl, che evidenzia anche la maggiore capacità di intervenire sulle realtà più a rischio illeciti: il tasso di irregolarità tra le aziende controllate è infatti risultato pari al 72%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto al 2021. Il recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata è risultato di 14.034 euro (contro 13.127 euro nel 2021).

Anche sul fronte della salute e sicurezza, il numero delle ispezioni è aumentato (17.035 a fronte di 13.924, con una crescita del 22%) e ancor di più quello delle violazioni contestate (25.481 contro 17.643, +44%). La lotta al sommerso, agli appalti e alla manodopera illecita resta prioritaria. Così come la tutela della salute e della sicurezza, in un Paese che continua a contare, purtroppo, oltre mille vittime sul lavoro ogni anno. “Tre morti al giorno sul lavoro è un numero che il nostro Paese non può permettersi. Occorre far crescere il numero degli ispettori tecnici operativi”, ha rimarcato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in occasione della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza. La programmazione Inl per il 2023 vede edilizia, agricoltura, logistica e trasporti come i settori principali verso cui indirizzare i controlli sulla salute e sicurezza.

“Obiettivo prioritario – ha affermato il direttore dell’Ispettorato, Paolo Pennesi – sarà il contrasto al lavoro sommerso, alle esternalizzazioni illecite, al caporalato, alle forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato, alle discriminazioni connesse al lavoro attraverso piattaforme digitali”.