A Roma, presso Villa Lubin, è stato trovato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per chi opera nel campo dell’investigazione privata. Al tavolo erano presenti i maggiori rappresentanti della Fesica, della Confsal, di Federpol Italia, di Sistema Impresa e di Ebiten”.
A quasi tre anni di distanza da una firma attesa da migliaia di lavoratori del settore, è stata trovata la giusta intesa tra le parti sociali che rafforza ulteriormente il valore del contratto – “leader” – per gli “Istituti investigativi e le Agenzie di sicurezza sussidiaria”.
Il contratto è stato di fatto rinnovato con l’intento di andare incontro alle esigenze degli investigatori privati, ovvero ponendo maggiore attenzione alla flessibilità, ma soprattutto alla necessità di maggiore liquidità in un momento così particolare come quello sta attraversando l’Italia e l’Europa.
“In sostanza – ha affermato il segretario della Fesica Bruno Mariani – abbiamo aumentato tutti i parametri di ogni livello delle tabelle salariali, unendo anche quella flessibilità di cui il lavoratore moderno ha sempre più bisogno in linea con i dettati della società di oggi. Un contratto collettivo per queste figure professionalmente così preziose, dunque, più moderno e di maggiore ‘peso'”.