‘L’errore giudiziario’: questo il tema scelto dai detective italiani, che si sono riuniti a Roma oggi all’hotel Quirinale, nell’ambito del 65sima congresso nazionale Federpol a cui hanno preso parte, per la Fesica Confsal, Bruno Mariani e Alfredo Mancini.
Sindacalisti, giuristi, rappresentanti delle istituzioni, accademici e giornalisti: sono tante le personalità che hanno partecipato ai lavori che si sono aperti, come consuetudine, con l’attesa relazione del presidente Luciano Tommaso Ponzi.
L’intervento del relatore e dirigente sindacale Fesica Confsal Alfredo Mancini con accanto il Presidente Federopol Luciano Tommaso Ponzi
“Affronteremo un tema importantissimo per il nostro Paese – sottolinea il numero uno della Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza – che ci ha visti da sempre in prima linea. Lo faremo confrontandoci con i massimi esperti, senza strumentalizzazioni di sorta, ma con un’analisi seria e precisa”.
Fra i relatori ha spiccato la presenza di Luciano Garofano, presidente dell’Accademia italiana di scienze forensi, nonché quelle di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, Fondatori del Primo archivio sugli errori giudiziari e ingiusta detenzione ‘www.errorigiudiziari.com’. Nell’ambito dell’iniziativa Federpol si è festeggiato poi il raggiungimento di un traguardo storico, ovvero, il riconoscimento pubblico del tesserino professionale.
“Un premio agli sforzi di questi anni – sottolinea il presidente Ponzi, aggiungendo – si tratta di uno strumento di lavoro fondamentale, che significa anche il formale riconoscimento di una professione, per il quale mi preme ringraziare tutti i funzionari ministeriali che hanno lavorato per rendere possibile ciò che Federpol chiedeva a pieno diritto da anni”.
Durante i lavori sono stati tributati diversi riconoscimenti, fra i quali spiccano quelli alla ministra Cartabia “per l’instancabile impegno volto ad assicurare la continuità dei servizi giudiziari nonostante l’enorme difficoltà legate alla pandemia, e per le misure messe in atto per migliorare la Giustizia, trasformandola in uno degli asset principali per l’Italia”.
Quello alla ministra Lamorgese “per l’instancabile impegno che l’ha vista protagonista in un periodo difficile per il Paese, segnato dalla pandemia, volto a garantire la serenità delle Comunità, rafforzando il rapporto di fiducia fra cittadinanza e Istituzioni, essenziale per la condivisione di diritti e doveri”.
E, infine, quello al sottosegretario Molteni “per l’attenzione dimostrata per la professione dell’investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale”.
Federpol Italia è oggi l’Associazione maggiormente rappresentativa in Italia per gli Investigatori privati, con quasi mille agenzie federate sul territorio nazionale. Con Fesica Confsal sigla da tantissimi anni il Ccnl leader del settore.