Per il Segretario provinciale Fesica Confsal Ascoli Piceno Roberto Sisti aumenta il costo della vita, ma i salari …
Ammontano a 22,1 miliardi di euro i redditi complessivamente dichiarati nel 2021 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 20.365 euro. Rispetto all’anno precedente il reddito medio complessivo per contribuente diminuisce di 130 euro, corrispondente a una riduzione dello 0,6%. È quanto ha reso noto il Mef relativamente alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2020.
I redditi dichiarati dai marchigiani sono inferiori sia alla media nazionale (21.546 euro) sia alla media delle regioni del Centro (22.323 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 12° posto dopo Toscana e Umbria, ultima delle regioni del Centro. Significative le differenze di reddito tra le diverse realtà territoriali e in particolare tra le realtà costiere e le aree interne della regione. Il 42,5% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro mentre coloro che dichiarano redditi superiori a 120.000 euro rappresentano lo 0,6%. Nella fascia fino a 26.000 euro di reddito dichiarato si colloca il 76,6% dei contribuenti marchigiani, cui corrisponde il 49,3% del reddito complessivamente dichiarato della regione. L’1,9% dei contribuenti si trova nella fascia di reddito superiore a 75.000 e dichiara l’11,9% del reddito complessivo.
“È evidente che da anni nelle Marche – fa notare Sisti – c’è un enorme problema salariale che rischia di diventare preoccupante rispetto all’aumento del costo della vita, mai valutato davvero, ed a fronte dei bassi salari dei contratti che arrivano in ritardo e non coprono il reale aumento della inflazione specie nei settori delle eccellenze marchigiane. Occorre porre rimedio prima possibile”, ha dichiarato il segretario Fesica Confsal di Ascoli Piceno a margine di una assemblea pubblica.