Lavoro, “Internalizzare i servizi esternalizzati per dare certezze”, l’intervento sulle Asl della Fesica di Teramo

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Lavoro, “Internalizzare i servizi esternalizzati per dare certezze”, l’intervento sulle Asl della Fesica di Teramo

“Lo spettro della disoccupazione si allarga sempre di più in Abruzzo. Anche a Teramo il precariato in ambito sanitario rischia di portare addirittura ai licenziamenti, una strada assolutamente da evitare”.

Lo afferma in un comunicato Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Fesica di Teramo.

“Il tavolo permanente sulla salute, voluto dalla Regione Abruzzo, al quale si siedono i sindacati regionali – scrive Vivarelli – non può non tenere in considerazione chi lavora nella Rsa di Teramo, operatori gestiti dalla Cooperativa Polis di Perugia, che non solo sono costretti a ricevere uno stipendio ‘a singhiozzo’, motivo per cui interverrò presso la Asl teramana, ma si trovano, dopo anni e anni di precariato, a temere di perdere il posto di lavoro, in un quadro fatto di ulteriori preoccupazioni causate da un rapporto con la Cooperativa che li ha costretti per troppo tempo a stare in silenzio, un ‘modus operandi’ purtroppo utilizzato ovunque con lo scopo di intimidire i lavoratori, che sono quelli che garantiscono, col loro impegno, i profitti alle cooperative stesse, fino a renderli incapaci di difendersi e tutelarsi, destabilizzandoli ogni giorno anche dal punto di vista psicologico”.

Segretario: Il sindcalista abruzzese Marcello Vivarelli

“Per capire cosa questi lavoratori possono trovare all’orizzonte – prosegue il sindacalista – basta guardare a ciò che sta accadendo a quaranta Oss di Chieti, ormai a un passo dal licenziamento nonostante le promesse da parte della politica di mantenerli in servizio. Un fatto gravissimo, ma purtroppo non l’unico in Abruzzo”.

“Infatti – continua Vivarelli – stiamo parlando di situazioni che si trovano pressoché in tutte e quattro le Asl della nostra regione, motivo per cui, come dichiaro da ormai troppo tempo, è necessario un intervento strutturale da parte della Regione Abruzzo, che le soluzioni le ha e che deve solo applicarle. Serve, lo ripeto ancora una volta, internalizzare tutti i servizi esternalizzati, serve stabilizzare, serve dare certezze e continuità occupazionale, altrimenti anche la sanità pubblica sarà foriera dell’ennesimo disastro sociale ed economico in Abruzzo”.

“Sarà mia premura – conclude l’esponente Fesica – portare in sede di V Commissione regionale Sanità e Lavoro anche questa vicenda, che somiglia in tutto e per tutto a quella della Rsa di Montereale, in provincia dell’Aquila dove ricopro il ruolo di segretario provinciale di Categoria e dove ho cominciato una battaglia che non può che essere di respiro regionale. I lavoratori sappiano che sia io che il sindacato che rappresento siamo a disposizione per far valere i loro diritti, di cui molti non sono neppure a conoscenza, ed evitare che vengano ignorati e calpestati”.