”Nel corso del periodo che va da aprile 2021 ad oggi, la situazione delle guardie giurate a Vicenza non è delle migliori. Abbiamo assistito ad una serie di licenziamenti dovuti prevalentemente al mancato rispetto di quei principi fondamentali sanciti nel nostro ccnl scaduto ormai 7 anni. Nonostante esso presenti articoli lacunosi e ormai obsoleti, il rispetto degli stessi garantirebbe un minimo di garanzie per gli addetti del settore.
I nuovi assunti sottoscrivono un contratto di lavoro dove sono già previste, come normale orario di lavoro, il superamento delle 48 ore di straordinario e si lavora come negli ospedali. Il riposo viene saltato senza essere assolutamente recuperato. Non viene rispettato il limite delle 35 ore di riposo settimanale e a volte neanche le 12 ore di riposo giornaliero.
Se si lavora prevalentemente sempre di notte e si giunge alla conclusione che, se la guardia giurata si vede sempre a 12 ore con il riposo saltato e con turni flessibili, tanti scappano anche dopo un giorno di lavoro con l’aggravante di portare a casa uno stipendio che non vale queste tante ore di lavoro. E’ vero che il ccnl prevede molte lacune ma, per quelle poche regole che impone, sarebbe utile osservarle per salvaguardare la salute e sicurezza dei lavoratori.
Sembrano argomenti scontati ma la guardia giurata indossa una divisa e un ‘arma e nel rispetto della sua funzione la parola ‘salute’ e ‘sicurezza’ assumono un significato molto importante. Garantire il giusto riposo ed il recupero delle facoltà psico-fisiche della guardia sono priorità a cui gli istituti dovrebbero dare la priorità. Non siamo matricole che devono per forza macinare 12 ore al giorno mentre gli istituti fanno appalti da milioni di euro infischiandosene della salute dei lavoratori.
Esempio in Sicuritalia, azienda leader del settore sicurezza, nonostante i colleghi abbiamo il contratto 6+2 ogni settimana il riposo o il permesso viene automaticamente spostato con la conseguenza di non poter organizzare la propria vita privata. Molto spesso non ricevono i cambi e vengono assegnati in turno colleghi che non hanno fatto le 40 ore previste per l’affiancamento.
A Vicenza la Sicuritalia non ha un ufficio logistico dove poter svolgere e richiedere tutto ciò di cui una guardia ha bisogno. Il vestiario arriva e quando arriva, arriva con ritardo e quindi il giubbotto invernale è pronto per giugno, se entra. Non hanno macchine di servizio e quindi non viene pagata la trasferta. Per non parlare del ‘tema ferie‘ che vengono imposte ai lavoratori quasi in chiusura del ciclo lavorativo. Invece le ferie vanno presentate entro il 28 febbraio di ogni anno all’istituto secondo un modello prestampato in cui il lavoratore sceglie il proprio periodo di ferie.
Addirittura all’ interno di un appalto è stato introdotto un turno spezzato dove una guardia inizia alle 06 e finisce alle 10. Poi ritorna alle 14 fino alle 18. Per non dire l’ultima, ovvero che la Caserma dove si svolge questo turno è aperta 24-h e loro per risparmiare si sono inventati questo turno creando disagio ai lavoratori che già per prestare servizio si fanno tanti chilometri. Ancora tutt’oggi alcuni colleghi sono assunti con il sesto livello con la paga del 6 e anche questo non è rispettare né l’art 31 del ccnl né l’articolo del c. I. P.
La Fesica attraverso queste segnalazioni vuole portare gli istituti e anche il Prefetto a proporre un tavolo di trattativa affinché al centro ci siano le guardie giurate con tutte le loro richieste che riguardano il rispetto per il ruolo, l’impegno e l’importanza che le stesse rivestono sul territorio vicentino. Ci appelliamo dunque al buonsenso del Dottor Pietro Signoriello, adesso è fondamentale ed urgente mettere questi lavoratori al centro.
Siamo stanchi di essere ultimi in tutto anche per il discorso vaccini e tamponi. Ancora tutt’ oggi alcuni istituti non fanno i controlli per verificare se il personale di guardia in servizio abbia o meno il green pass. I lavoratori non hanno ricevono nessuna disposizione sui nominativi di chi deve effettuare questi controlli. Vogliamo rispetto per il ruolo che ricopriamo chiedendo a gran voce anche una riforma del settore a livello nazionale. La Fesica si fa portavoce di tutti i lavoratori del servizio fiduciario anche loro sfruttati con uno stipendio incostituzionale e con un monte ore superiore ad ogni limite”.