”La suddetta O.S. chiede alla Signoria Vostra un incontro al fine di avviare con gli istituti di vigilanza Vicenza un sereno e proficuo confronto che consenta di valutare preventivamente la possibilità di una futura e costruttiva collaborazione, sulle tematiche e le aspirazioni dei lavoratori settore vigilanza che hanno deciso di essere rappresentati dalla Fesica Confsal, esercitando un sacro santo diritto sancito dalla costituzione della repubblica Italiana”.
Comincia così la missiva della Fesica Confsal a firma Carmelo Cosentino ed Anna Amoruso indirizzata al Prefetto di Vicenza Pietro Signoriello ed alla dirigente dell’ ‘Area I – Ordine e Sicurezza Pubblica e Tutela della Legalità Territoriale’ Maria Giulia Borriello per richiedere un incontro ”alla luce del comportamento antisindacale rilevato dal alcune aziende del territorio e su cui chiediamo un Suo intervento nel pieno dello spirito di collaborazione con le parti sociali e per il rispetto della legge”.
”Nonostante l’imbarazzante silenzio da parte degli istituti vigilanza sulla nostra richiesta di conferma di ricezione delle deleghe inviate dalla segreteria Fesica Confsal, questa Organizzazione sindacale intende ulteriormente dimostrare fiducia nel buon senso e nella volontà da parte della direzione degli istituti interessati di voler rispettare i diritti e le aspettative di una parte dei lavoratori che credono nella democrazia e nella libertà di scelta”.
”Alcune richieste sono state inviate alla direzione di istituti che rappresentiamo, Civis e Sicuritalia, purtroppo con imbarazzante scortesia – continuano – non abbiamo ricevuta alcuna risposta ed è per tale motivo che preferendo un corretto sistema di relazioni sindacali che contempla il rispetto reciproco dei ruoli, La preghiamo di volere programmare un celere incontro con la Fesica Confsal territoriale del comparto della vigilanza privata, al fine di evitare che possano essere assunte decisioni ed adottati formali provvedimenti che, costringerebbero il sindacato, di malgrado, a spostare il confronto in altro ambito istituzionale o ad adottare iniziative pubbliche per rappresentare e far conoscere le proprie ragioni. Certamente la nostra segreteria provinciale resta a disposizione per ulteriori chiarimenti. Ringraziandola per la cortese disponibilità si resta in attesa di un riscontro”, hanno concluso Cosentino e Amoruso.