La Fesica Confsal, nella persona del Segretario Regionale Campania Andrea De Stasio, è venuta a conoscenza nella giornata di mercoledì scorso 29 dicembre, tramite il Responsabile Provinciale del Comparto dei lavoratori interinali (in Somministrazione) Catello Cafiero, della sospensione dell’orario di lavoro dei dipendenti del reparto mascherine dello Stabilimento Militare AID “Spolette” di Torre Annunziata, a seguito di una rimodulazione dell’attività produttiva in essere.
“Una decisione che desta scalpore e indignazione nel modo in cui tale decisione è arrivata ad essere assunta – dice De Stasio -. Nelle precedenti riunioni sia in videoconferenza, che in presenza, con la SV. LL, sia con il capo delle Unità Produttive AID, era stato prospettato ben altro, in termini di prosieguo delle attività e delle prospettive per lo Stabilimento Militare Spolette. Una scelta che riteniamo ancora più indegna perché arrivata a pochi giorni della fine dell’anno, rovinando
certamente le festività natalizie a 55 dipendenti che da oltre un anno , con senso del dovere e appartenenza alle Istituzioni , sta dando il proprio fondamentale apporto nella lotta alla pandemia da Covid- 19. Ci si chiede con quale animo debbano accingersi a festeggiare la fine del 2021 e l’inizio del 2022? E modo questo di agire verso 55 famiglie? A ciò si aggiunge la scelleratezza perpetrata e reiterata di avere in giacenza milioni di mascherine di tipo chirurgico e cosa ben più grave, alla luce degli ultimi risvolti normativi, esservi un quantitativo di milioni di mascherine FFP2 che non son ancora state distribuite o vendute, quando gli organi di informazione nazionali riportano ad ogni edizione della difficoltà a reperire tali tipi di dispositivi, con speculazione di ogni genere, con una singola mascherina che in più parti di Italia arriva ad essere venduta anche oltre 5 euro l’una”.
“E’ notizia di poche ore fa, che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, abbia proposto nell’ultimo consiglio dei Ministri, un intervento del Governo affinché possa esserci un cambiamento dei prezzi, e che di intesa con la Struttura Commissariale per l’Emergenza Covid-19, approntare un piano di reperimento di FFP2 e stipula con farmacie per la vendita dei DPI. Per questi motivi – spiega Andrea De Stasio – non si comprende come vi sia urgenza di tali prodotti ed improvvisamente si decida senza alcun motivo di sospendere la produzione di mascherine che oggi più di ieri è di fondamentale importanza per il Paese, vista la carenza di questo genere di prodotto. Era stato assicurato dalla SV.LL., che il nuovo macchinario per la produzione di mascherine chirurgiche, già in giacenza presso lo Stabilimento Militare Spolette, sarebbe stato montato entro la fine del 2021: anche questa previsione è andata disattesa e il tutto è stato procrastinato ai primissimi mesi del 2022, con una serie di passaggi previsti, in primis il sopralluogo dei tecnici installatori della macchina non ancora avvenuto, nessuna proposta di preventivo, nessun cronoprogramma circa la prevista installazione del suddetto macchinario. A ciò si aggiunge come, a seguito di notizia riportata da più organi di informazione e come riportato da alcuni membri delle commissioni parlamentari, siano stati destinati per il 2022 e il 2023 tramite il PNRR, circa 18 milioni di euro complessivi. Quindi cifre consistenti, che proiettano certamente l’Agenzia Industrie Difesa, in una nuova era fatta di progetti e di investimenti a lungo termine”.
“Tutte queste, sono domande, alle quale pretendiamo una concreta risposta, senza troppi giri di parole, senza proclami inutili, dei quali ve ne sono già troppi. Ciò che si richiede a Lei, quale Direttore Generale dell’Agenzia Industrie Difesa è di far revocare subito la decisione del blocco di produzione, di provvedere, all’immissione sul mercato in modo urgente delle mascherine FFP2 in giacenza e chirurgiche (utili anche ai Covid Hospital e ai centri di vaccinazione) e soprattutto voler illustrare in modo chiaro e trasparente le prospettive per lo stabilimento Militare Spolette di Torre Annunziata, oltre che dei 55 lavoratori in somministrazione. Siamo sempre stati per la collaborazione con tutte le parti coinvolte, – continua ancora – ma non possiamo che rilevare la grave mancanza di rispetto sia verso la Direzione dell’Ente di Torre Annunziata che verso tutte le OO.SS., che hanno dovuto apprendere in modo telefonico e fuori da ogni contesto di saper vivere della decisione unilaterale di sospendere la produzione, senza la convocazione di alcun tavolo con le parti sociali. E’ una grave mancanza che va contro ogni tipo di buon costume e correttezza delle relazioni sindacali e istituzionali!”.
“In mancanza di tutte le risposte ai nostri quesiti, non avremmo altra soluzione che rivolgerci agli organi competenti per denunciare tutte queste mancanze, nonché anche di materiali in giacenza non ancora lavorati, scaricato dalla ditta vincitrice della gara d’appalto per la fornitura di materiali per la realizzazione di FFP2 e mascherine chirurgiche (per un valore di oltre 1.500.000 €) oltre dei milioni di mascherine che ancora sono in attesa di essere smistate, conclude De Stasio”.
Lo dicono i sindacalisti Andrea De Stasio e Catiello Cafiero indirizzando questa lettera alla Direzione Generale dell’Agenzia Industrie Difesa di Roma ed al suo Direttore Nicola La Torre a cui hanno, tra l’altro, chiesto un incontro, nel più breve tempo possibile, “altrimenti non avremmo – hanno detto – altra via che quella di cui già evidenziata”.