Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Orlando ha firmato il Decreto di adozione del Piano Nazionale Nuove Competenze
L’atto si collega direttamente al PNRR e la sua adozione costituisce il raggiungimento del traguardo (milestone) di cui alla Missione M5, componente C1, tipologia “riforma”, intervento “1.1 Politiche attive del lavoro e formazione”, del PNRR stesso.
Tre i programmi guida inseriti nel Piano Nazionale Nuove Competenze:
In particolare, si legge nel Decreto, il Piano Nazionale Nuove Competenze ha l’obiettivo di riorganizzare la formazione dei lavoratori in transizione e disoccupati, mediante il rafforzamento del sistema della formazione professionale e la definizione di livelli essenziali di qualità per le attività di upskilling e reskilling in favore dei beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL), dei beneficiari del Reddito di cittadinanza e dei lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (CIGS, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa).
Il Piano integrerà anche altre iniziative, riguardanti le misure in favore dei giovani – quale il rafforzamento del sistema duale – e dei NEET, oltre che le azioni per le competenze degli adulti, a partire dalle persone con competenze molto basse.
Per i lavoratori occupati è inoltre previsto, a valere sulle risorse di REACT-EU, il Fondo Nuove Competenze al fine di permettere alle aziende di rimodulare l’orario di lavoro e di favorire attività di formazione sulla base di specifici accordi collettivi con le organizzazioni sindacali.