“Continua il conto inesorabile e drammatico delle morti sul lavoro, si pensi subito ad un piano straordinario d’intervento che coinvolga politica locale, regionale e nazionale con capitolati di spesa importanti. Siamo davanti ad un’emergenza che non deve entrare nel dimenticatoio della politica e dell’opinione pubblica, quanto fatto fino ad ora è risultato decisamente insufficiente, quanto programmato rischia di posticipare troppo azioni determinanti non più prorogabili”. Lo sostengono i dirigenti sindacali della Fesica dopo gli ultimi due morti nelle province di Brindisi e Lucca.
“I lavoratori Claudio Petrachi e Francesco Ferrara, seppur in luoghi diversi, sono precipitati mentre facevano dei lavori edili e non hanno avuto scampo. Simili le circostanze, inaccettabile – spiegano dalla Fesica – come il nostro Paese non sia in grado di intervenire sul problema in modo strutturale. Grande è il cordoglio della nostra Federazione oggi vicino alle famiglie coinvolte, adesso occorre almeno onorare le vittime con i fatti, la Fesica su questo tema è – e sarà – la spina nel fianco di qualsiasi Esecutivo di goveno in carica”, concludono.