Lavoro. La Fesica Vicenza alle Aziende: “Finanziate i tamponi ai dipendenti”

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Lavoro. La Fesica Vicenza alle Aziende: “Finanziate i tamponi ai dipendenti”

“Da venerdì 15 ottobre prossimo scatta l’obbligo di presentarsi a lavoro in possesso del green pass. Senza entrare nel merito del decreto, urge evidenziare un effetto del provvedimento: il vincolo dei lavoratori non vaccinati ad effettuare tamponi periodici per svolgere la propria giornata lavorativa. Ad oggi in tutta Italia ammontano a circa cinque milioni, tra loro anche diversi dipendenti della Civis di Vicenza”.

Ad intervenire sul tema che riguarderà molti lavoratori veneti è il segretario provinciale Fesica Confsal di Vicenza Daniele Perli.

“Seppur stiamo registrando, sia in Civis che in altre realtà lavorative, la piena disponibilità dei dipendenti non in possesso di certificazione verde ad effettuare il test nei modi e nei tempi organizzati dai datori di lavoro, – spiega – segnaliamo  però come un tampone rapido ogni 48 ore od uno molecolare ogni 72 ore rischia di gravare pesantemente sullo stipendio. Basti pensare che un dipendente che si reca sul posto di lavoro 5 giorni a settimana, dovrà eseguire almeno tre tamponi rapidi, per un totale di 45 euro, in pratica 180 euro al mese”.

“Davanti ad un’oggettiva gravosa problematica, ci appelliamo alla sensibilità delle Aziende di contribuire al pagamento dei tamponi per i dipendenti sprovvisti di green pass: magari come le tante aziende che in queste ore, ‘NaturaSì’ per fare uno dei tanti nomi, stanno aderendo a protocolli di intesa con le farmacie che intendono riconoscere prezzi calmierati bloccati ai datori di lavoro”, conclude il sindacalista Fesica Confsal.