La recrudescenza del numero degli infortuni, in particolare in questo periodo di inizio “ripresa”, le numerose e interessanti agevolazioni fiscali nel settore edile, il maggiore ricorso a particolari e non sempre regolari forme di prestazioni del lavoro dipendente e non, hanno indotto l’Ispettorato Nazionale del Lavoro a disporre una campagna straordinaria di vigilanza nel settore dell’edilizia, dove conserva la piena competenza, seppure in concorrenza con le Asl, in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Un provvedimento che si aggiunge, sempre in ambito edilizio, al decreto n. 143 del 25 giugno 2021, dove è stato definito un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili che la Fesica condivide in toto ed anche per questo, ad inizio estate, ha scritto una missiva al Ministro Orlando.
Ma tornando a prima, ci chiediamo perchè l’INL abbia disposto una campagna di vigilanza solo fino al 31 dicembre di quest’anno. Sappiamo punterà principalmente alle aziende mai ispezionate o a quelle “dormienti” che hanno ripreso l’attività in coincidenza con l’applicazione del bonus 110%, nonché quelle in rete e/o che ricorrono abitualmente al distacco transnazionale non trascurando le realtà che si avvalgono dell’irregolare roteazione del personale ricorrendo a frequenti non consentiti contratti a termine, ma non seguiamo la logica del tempo ristretto. Perchè le ispezioni devono essere a tempo determinato e straordinario e non ordinarie?
Si ripresenta il problema delle scarse verifiche nei luoghi di lavoro per garantire salute, sicurezza e legalità. Si pensa che la corretta applicazione dei protocolli anti-contagio, per fare un esempio, non sia necessaria anche nel 2022 in edilizia come in altri settori? Quello che lamentiamo da tempo, cercando di far invertire “rotta”, è il basso numero di Ispettori ed il perfetto allineamento tra Ministero del Lavoro ed INL negli interventi e nelle misure per fronteggiare questi come altri fenomeni, lavoro nero e caporalato in primis. Comprendiamo difficoltà e sforzi di politica ed Istituzioni, ma servono accertamenti perpetui oltre che maggiori risorse a disposizione. La ristrettezza di un tempo breve non argina certi atavici fenomeni negativi che tutti conosciamo e che coinvolgono lavoro e lavoratori.