Previsto per oggi pomeriggio il tavolo Governo-parti sociali sulla riforma degli ammortizzatori sociali (ministero del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – ore 14.30)
Prosegue il confronto in tema di ammortizzatori sociali, su cui oggi pomeriggio è in calendario un nuovo tavolo delle parti sociali con Orlando. Incontro atteso dalla Confsal che interverrà, tra gli altri, con il vice segretario generale della Fesica Alfredo Mancini.
Con il termine di ammortizzatori sociali si intende tutta una serie di misure che hanno l’obiettivo di offrire sostegno economico ai lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Sono dunque strumenti a cui devono ricorrere le aziende che si trovano in crisi e devono provvedere a riorganizzazione la loro struttura e dunque a ridimensionare il costo del lavoro.
La Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali e della formazione cura, oltre che gli ammortizzatori sociali, anche l’attuazione degli interventi in materia di incentivi per l’occupazione nell’ambito di progetti innovativi e speciali in materia di welfare, con particolare riferimento a quelli finalizzati allo sviluppo di politiche attive e di quelli volte all’occupabilità del capitale umano. Gestisce anche le risorse destinate a finanziarie una serie di incentivi all’occupazione a carico soprattutto del Fondo Sociale Occupazione e Formazione (FSOF). Si tratta soprattutto di contributi economici o sgravi contributivi concessi ai datori di lavoro per la stipula di determinate tipologie contrattuali, per l’assunzione di specifiche categorie di lavoratori (giovani, donne, disoccupati, soggetti svantaggiati) che si trovano in una condizione di debolezza nel mercato del lavoro o a rischio esclusione sociale. A carico del FSOF sono comprese anche le misure volte alla tutela di particolari categorie di lavoratori (giornalisti, lavoratori esposti all’amianto, soci di cooperative, etc.).
In attuazione della Legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”, il Governo ha adottato due decreti legislativi recanti disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali:
Il D.lgs. n. 22 del 4 marzo 2015, che contiene disposizioni in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, ha introdotto i seguenti istituti:
Il D.lgs. n. 148 del 14 settembre 2015 persegue l’intento di collocare in un corpo normativo unico le diverse disposizioni relative agli strumenti posti a tutela del lavoratore in costanza di rapporto di lavoro (integrazioni salariali ordinaria e straordinaria e fondi di solidarietà), attualmente contenute in diversi testi normativi, tutto ciò assicurando il necessario coordinamento con le altre disposizioni vigenti, al fine di garantire la coerenza logica e sistematica della normativa. In particolare, quest’ultimo decreto estende le integrazioni salariali in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro a 1.400.000 lavoratori e a 150mila datori di lavoro in precedenza esclusi da queste tutele. Questo risultato viene ottenuto estendendo la cassa integrazione agli apprendisti assunti con contratto di apprendistato professionalizzante e includendo nei fondi di solidarietà tutti i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti, anziché, come in precedenza, più di 15.