Vertenza Massofisioterapisti. “Mentre la Fesica Confsal si batte per tutelare lavoratori del comparto e studenti, la Regione dell’Umbria insieme ad associazioni corporative ed ordine professionale, sono stati condannati a pagare le spese processuali dal Consiglio di Stato: il loro ricorso, contro studenti MFT, è stato rigettato”. Così il segretario nazionale del comparto massofisioterapico, olistico e del benessere Carmine Camicia, che continua: “La Regione Umbria, ma anche certe associazioni ed ordine professionale, adesso dovrebbero meditare maggiormente, non dimenticando che ora anche la legge non gli consentirà di bloccare quei lavoratori che aspiravano solo a poter lavorare, senza nulla togliere a nessuno. Probabilmente la Regione dovrà pagare anche qualche risarcimento danni: la tecnostruttura deve smetterla di nascondersi sempre dietro quella politica che oggi sembra sempre più debole e non all’altezza del compito”, conclude Camicia.
La pronuncia del Consiglio di Stato (V E D I ) rafforza il ricorso avviato dalla Fesica Confsal con diversi lavoratori massofisioterapisti: adesso il Tar del Lazio dovrà prendere in considerazione proprio quest’ultima ordinanza.