Anche la Fesica Confsal con i suoi rappresentanti ha condiviso lo stato di agitazione alla Geberit di Gaeta diffidando l’Azienda e invitando la dirigenza aziendale a comunicare quanto deve. La Fesica inoltre ha dichiarato di riservarsi di adottare, secondo l’evoluzione dei temi posti, tutte le azioni – ulteriori – che si riterranno necessarie per continuare a rappresentare i lavoratori.
Di seguito riportiamo la missiva inviata all’Azienda, che ha anticipato il blocco di alcuni lavoratori per un giorno, firmata anche dall’RSU, nonchè Segretario provinciale Fesica Confsal Latina, Davide Tomei.
“Abbiamo appreso nel pomeriggio di oggi che l’Azienda ha avuto un incontro con i colleghi del MPF. L’oggetto della riunione erano le giornate festive a cavallo del week end che con l’introduzione del SAP richiedono la presenza di un operatore al quale sarà riconosciuta una giornata compensativa da concordare. Riteniamo scorretto il comportamento dell’Azienda che a fronte di una RSU legittimamente in carica va ad imporre ai propri dipendenti le proprie necessità. Necessità che vanno affrontate discusse e risolte con chi in maniera democratica è stato eletto dai lavoratori per essere rappresentato. A questo aggiungiamo che il SAP che riguarda il versato di produzione abbiamo saputo viene realizzato anche in MPF senza comunicazione alcuna. A questo aggiungiamo che già da tempo i lavoratori scendono a turno la Domenica che essendo festivo, non è per loro giornata lavorativa e quindi anche questa esigenza produttiva necessità di essere discussa e normata da un accordo di secondo livello”.
“Aggiungiamo a tutto questo che la comunicazione all’interno di quell’area non è per nulla consona agli obiettivi Geberit. Riteniamo opportuno ricordare ai Dirigenti di Gaeta che la RSU non ha alcuna intenzione di essere usata per i soli temi di interesse prioritario dichiarati dall’ Azienda. Evidentemente la troppa, disponibilità al dialogo è stata considerata una debolezza tale da far pensare che modifiche dell’organizzazione dei turni di lavoro sia argomento che può essere affrontato in maniera unilaterale. Riteniamo questa politica pericolosa quanto gravissima, in quanto lede il rispetto dei ruoli dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori stessi. A questo aggiungiamo che riteniamo altrettanto grave il continuo rinvio a data da destinarsi degli incontri programmati riguardanti la produttività, mentre nei reparti si continua incessantemente a far correre le maestranze, quindi venendo meno a quella comunicazione ad oggi assente ma condivisa in riunione da tutti. Aggiungiamo che tutto ciò blocca la discussione sugli inquadramento fermi da troppo tempo e ritenuti non prioritari per l’Azienda. Allora crediamo fermamente che bisogna mettere un punto e rimettere ognuno secondo il proprio ruolo al suo posto“.