Come abbiamo denunciato più volte nel corso di questi mesi, il settore dei lavoratori domestici, messo in secondo piano dal Governo nell’emergenza Covid, sta subendo conseguenze molto pesanti. A fronte di un aumento della richiesta di colf e badanti da parte delle famiglie, che preferiscono non lasciare da soli i propri cari nelle Rsa, negli ultimi mesi si riscontra però il 50 per cento delle dimissioni in più – rispetto all’anno precedente – dei lavoratori del settore domestico.
Flaminia Mariani
Nella maggior parte dei casi riguarda lavoratrici moldave ed ucraine tornate nel loro Paese per paura del Covid e non più rientrate in Italia. A questo si aggiunge un altro problema, quello della difficile gestione del loro eventuale rientro, poichè la quarantena – obbligatoria in questi casi -, andrebbe espletata nelle case dei loro assistiti che, sono, allo stesso tempo, i soggetti più deboli e più a rischio.
Il lavoro in nero cresce in maniera esponenziale, i controlli sono difficilissimi, l’intero settore domestico sta soffrendo il caos generato da questa situazione e molte famiglie sono state costrette a ricorrere in pieno lockdown ad assunzioni irregolari provvisorie, che hanno fatto registrare un conseguente aumento delle vertenze.
Le famiglie italiane sono il cuore dell’Italia e questi sono solo alcuni dei tanti problemi che riguardano esse ed il comparto che rappresento. Bisogna trovare soluzioni rapide e concrete alzando il livello d’attenzione su queste questioni e sulla necessità di avere maggiori riscontri dallo Stato centrale.
Flaminia Mariani