“Il punto”, su categorie e lavoro, del Segretario regionale della Fesica Confsal Roberto Sisti sulla regione dove vive e svolge attività sindacale, le Marche
“Oltre 1200 contagi sono stati registrati dall’INAIL nella regione Marche, i positivi rappresentano il 3,3% del totale nazionale, oltre 37mila in Italia avvenuti tra fine febbraio e il 4 maggio, i più colpiti dal contagio sono stati i medici e gli operatori sanitari.
Il settore sanitario è quello che ha presentato i ¾ delle denunce, seguito dalle amministrazioni pubbliche, servizi alle imprese e attività manifatturiere. Purtroppo le attività lavorative vanno tuttora monitorate scrupolosamente tanto che in Regione sono stati intensificati i controlli delle Asur e dell’ Ispettorato del lavoro in ogni azienda secondo le normative vigenti. Le misure di sicurezza previste vengono attuate con protocolli aziendali da discutere e condividere con le organizzazioni sindacali di categoria. La regione Marche che ha fatto da “apripista” insieme ad Abruzzo, Liguria e Puglia ha sperimentato la tanto discussa App Immuni stanziando 210 milioni di euro per 50 misure a sostegno di imprese e professionisti colpiti dall’emergenza Covid: le misure vanno a coprire alcuni settori che rimanevano scoperti dagli interventi governativi.
Le domande potranno partire subito dopo l’informativa sul canale Telegram della regione Marche scaricabile dal sito: www.regionemarche.it/piattaforma210 a sostengo dei cittadini molti i benefici a favore del settore turistico, ricettivo, e dello spettacolo, settori particolarmente sofferenti specie in questa iniziale stagione estiva ma anche per il volontariato, le locazioni abitative, l’agricoltura, i parrucchieri, le estetiste ed il settore della pesca anch’esso in sofferenza nella nostra regione. Anche queste misure ha spinto alcuni intraprendenti a rimboccarsi le maniche, dopo la chiusura dell’azienda e conseguente perdita del posto di lavoro, tanto da cercare di crearne una nuova in proprio.
Il presidente Luca Ceriscioli il 19 giugno ha firmato anche il decreto che consente la ripartenza delle cerimonie, sagre, fiere, locali, sale slot, sale giochi, sale bingo e scommesse, strutture termali, centri benessere e congressi e discoteche. Sempre la Regione ha consentito la riapertura delle attività dei negozi con orario 6-24 con apertura libera nei giorni di domenica e festivi, i negozi avranno anche la facoltà di fare promozioni per incentivare i consumi in deroga ai saldi di fine stagione che inizieranno ufficialmente il 1° Agosto.
Roberto Sisti: Fesica Confsal Marche
Dal 25 giugno sono consentite anche le competizioni sportive all’aperto senza la presenza del pubblico laddove sia permesso dai contatti e dalle Federazioni sportive, discipline sportive associate e dagli Enti di promozione sportiva. Il tutto naturalmente con uso di mascherina almeno di tipo chirurgico. Sempre dal 25 giugno è consentito viaggiare in 2 su motoveicoli con casco integrale e in auto anche con persone non conviventi con il solo guidatore nel sedile anteriore e 2 passeggeri ogni fila tutti con obbligo di mascherina. Molti disagi dovuti agli accessi solo previo appuntamento presso gli sportelli degli uffici pubblici, in particolare istituti bancari, uffici postali e sportelli Inps, alcuni studi medici Mmg ricevono solo su appuntamento per evitare assembramenti e lo stesso sistema stanno attuando le Asur Marche per gli esami clinici, le asur stanno anche rivalutando il sistema delle prenotazioni di visite ed esami che il lockdown ha allungato di molto, la stessa regione si era vantata di aver alleggerito le liste di attesa, vedremo ora cosa riuscirà a fare.
La Fesica Confsal intende fare un’ultima considerazione sul Covid hospital inaugurato dalla Regione a Civitanova Marche su progetto dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso che è stato praticamente chiuso prima della partenza, un ospedale costato 12 milioni di euro, nato tra le polemiche e chiuso definitivamente lo scorso 4 giugno con le dimissioni dell’ unico paziente sugli 84 letti previsti. I lavoratori delle mense scolastiche hanno protestato con una mobilitazione avvenuta il 24 giugno ad Ancona e denunciato una situazione disperata che coinvolge circa 3000 di loro: il settore ha ricevuto una brusca battuta di arresto e non si riprenderà prima della fine dell’anno. Molte aziende e cooperative che gestiscono in appalto i servizi, tra l’altro, non hanno avuto anticipato gli ammortizzatori sociali previsti, venendo meno al loro ruolo sociale e mettendo i lavoratori in serie difficoltà.
Segnaliamo inoltre la protesta organizzata per il 25 giugno da parte dei soci lavoratori della Cooss che aveva annunciato nei giorni scorsi pesanti tagli unilaterali sulle ferie, stipendi e tredicesime dopo una dichiarazione di accessi senza alcun preavviso fatto alle organizzazioni sindacali ma presentando i tagli in sede di CdA, società che è già in ritardo sui pagamenti dei salari, una situazione a dir poco inaccettabile e fuori dal contesto contrattuale per i lavoratori che hanno già chiesto un misero FIS per i mesi scorsi”.