Regione Lazio, video-conferenza tra Assessore al Lavoro e Parti sociali. Presente il nostro segretario regionale

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“Un incontro abbastanza rapido”. Lo ha definito così il segretario regionale della Fesica Trivisonno, a margine della partecipazione per Confsal alla call sull’aggiornamento dei dati da parte di Regione ed Inps, sulle evoluzioni dei tempi di erogazione degli ammortizzatori sociali covid_19. Le domande pervenute in Regione sono state 72.770 di cui 65.691 autorizzate e 64.053 prese in carico dall’Inps per 188.245 lavoratori.
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La ripartizione per fascia di età dei lavoratori:
18-25 anni 20.000
26-35 anni 50.000
36-45 anni 50.000
46-55 anni 45.000
56-65 anni 22.000
66-75 anni 1.200
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“L’inps ha comunicato che le domande inviate correttamente sono state autorizzate. Per quanto riguarda i pagamenti le province lavorano “in correntezza” rispetto all’arrivo degli SR41, mentre su Roma c’è sempre un ritardo anche se i numeri sono in leggero miglioramento; ad oggi risultano pagati 115.000 lavoratori, quindi ne restano ancora fuori più di 70.000; l’Inps ha comunicato che i pagamenti dovrebbero essere completati entro il 15 giugno”.
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L’ABI ha comunicato che le richieste di anticipo cigd per il lazio ammontano a 2.625. Per quanto riguarda la “fase 2” delle nuove procedure per la richiesta di cigd, si procederà con la condivisione di un documento che individui per gli addetti ai lavori le linee guide per la gestione delle domande sulla base dei seguenti punti principali:
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– Non c’è necessità di accordo sindacale per aziende fino a 5 dipendenti;
– Necessario accordo sindacale per aziende che hanno dovuto chiudere l’attività in forza dei provvedimenti emergenziali;
– Le domande da inoltrare ancora alla regione sono solo quelle per le prime 9 settimane per il personale in forza al 25 marzo;
– Le aziende già autorizzate devono inviare all’Inps i dati necessari ai pagamenti entro il giorno 8 giugno;
– tutte le richieste oltre le 9 settimane già autorizzate dalla regione dovranno essere inoltrate direttamente all’inps, così come le domande di aziende che, pur avendo le 9 settimane già autorizzate dall’inps, non hanno utilizzato l’intero periodo di 9 settimane;
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“A breve- conclude Paolo Trivisonno – la Regione dovrebbe inviare un testo da condividere, rispetto al quale eventuali osservazioni devono essere inviate prima possibile”.