Tutti i settori produttivi dell’industria del commercio e del turismo rischiano di “collassare” se il governo non attua in tempi strettissimi provvedimenti definitivi per permettere il rilancio dell’Italia. Tutte le nostre aziende stanno subendo una drastica riduzione del fatturato e, se non aiutate immediatamente, gran parte di queste saranno costrette a chiudere con l’inevitabile conseguenza dei licenziamenti.
Già oggi si segnala l’aumento della povertà con l’impossibilità da parte di molti cittadini di onorare gli impegni presi con banche per mutui e/o prestiti, per il pagamento degli affitti e per poter proseguire una vita dignitosa. Nell’attuale contesto è evidente che vi sia un crollo dei consumi che causa la chiusura di altre aziende e perdite di posti di lavoro.
La FESICA CONFSAL ritiene pertanto indispensabile un immediato ed importante intervento da parte dello Stato per sostenere e rilanciare la produttività ed il recupero dei posti di lavoro persi, programmando provvedimenti che incidano concretamente sull’economia generale delle imprese e di conseguenza sulle dinamiche occupazionali in seno alle stesse. Per le imprese sono auspicabili finanziamenti cospicui e necessariamente rapidi: il fine è quello di rendere più semplici le procedure per l’erogazione che però, come accaduto per il sostegno agli artigiani, non dovrà passare attraverso fondi privatistici. La rapidità dell’erogazione assume un’importanza primaria perchè determina la fine, od il proseguo, dell’attività di una azienda.
La FESICA CONFSAL ha sottoscritto numerosi protocolli in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro con numerose associazioni di categoria come: Conflavoro PMI, Confimprese Italia, Unci, Conapi, Agripesca ed Ulias. Nei protocolli le aziende ed i lavoratori si impegnano a fare osservare ed a osservare il dettato normativo Inail per evitare contagi.
Nel chiedere che le aziende possano ripartire con le regole di sicurezza per i lavoratori, si ritiene che tutte le spese relative ai costi dei DPI ed alle opere per la messa in sicurezza dei lavoratori, vengano detratte dalle tasse. La FESICA CONFSAL, come più volte avanzato negli anni scorsi, chiede nuovamente un impegno urgente da parte dell’INL, dell’INPS e dell’INAIL, affinché giungano ad una collaborazione – effettiva e coadiuvante – che crei un unico organismo che vigili sul lavoro. Con questa soluzione gli ispettori potranno operare nel miglior modo possibile per sconfiggere il lavoro irregolare, controllare la sicurezza nei luoghi di lavoro e le anomalie contributive; unendo dunque sistemi e forze. Come sindacato non possiamo esimerci di sollecitare lo Stato all’immediato pagamento delle imprese creditrici.
Per il turismo, settore indubbiamente strategico per la nostra economia, si ritiene necessario predisporre un’azione di sostegno con l’apertura di un “Fondo turismo” ad hoc per tutto il settore, che preveda aiuti economici a fondo perduto alle aziende che non possono mantenere lo stesso livello economico degli anni precedenti. Aiuti che dovranno andare a coprire le differenze contabili. Per i lavoratori del settore stagionali già occupati nel 2019, la FESICA CONFSAL chiede l’accesso agli ammortizzatori sociali. Si fa notare l’urgente necessità di annullare i versamenti dei canoni demaniali e di ogni tassa relativa all’occupazione del suolo pubblico. Crediamo sia necessario, inoltre, bloccare la direttiva Bolkestein per tutelare le aziende ed i loro investimenti.
La FESICA CONFSAL ritiene che i sostegni alle aziende medio-piccole debbano essere a fondo perduto con grande attenzione, dello Stato, alla tutela – con finanziamenti ed aiuti mirati – delle attività economiche strategiche. Riteniamo corretto e coerente, infine, quanto richiesto anche da altre Organizzazioni in merito alla sospensione temporanea del divieto agli “aiuti di Stato”.