Una sintesi schematica delle misure del “decreto rilancio”. Il Consiglio dei ministri per il varo del provvedimento dovrebbe essere oggi.
L’impegno di questo decreto per il lavoro appare considerevole: c’è uno stanziamento di 18 miliardi, quasi 25 in termini di saldo netto da finanziare, per la cassa integrazione, per l’indennità degli autonomi, per il reddito di emergenza, per le misure per la famiglia. Il finanziamento specifico per la cig è rilevante, estesa la copertura per le prossime settimane a un intervento allargato a tutti i lavoratori dipendenti.
Cassa integrazione/1
Il trattamento di integrazione salariale e in deroga, nonché l’accesso all’assegno ordinario con causale «emergenza Covid-19» saranno concessi per una durata massima di diciotto settimane di cui 14 settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 e 4 settimane fruibili per i periodi dall’1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020;
Cassa integrazione/2
Il termine di presentazione delle domande riferite a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che hanno avuto inizio nel periodo ricompreso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 è fissato al 31 maggio 2020;
Cassa integrazione/3
Per favorire il pagamento rapido dei lavoratori, i datori di lavoro che non anticipano i relativi trattamenti, possono fare richiesta di pagamento diretto della prestazione, trasmettendo la relativa domanda entro il 15 del mese di inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa;
I percettori di ammortizzatori sociali, limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di Naspi e Dis-Coll nonché di reddito di cittadinanza possono stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefit ci previsti, nel limite di 2000 euro per l’anno 2020.
FAMIGLIA
Smart working
Fino alla fine dello stato di emergenza epidemiologica da Covid–19 i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in
modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione;
Congedi
Trenta giorni di congedo straordinario (continuativi o frazionati) per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e sino al 31 luglio 2020, per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato con fi gli di età non superiore ai 12 anni. Per i giorni di astensione dal lavoro è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione e i periodi di astensione sono coperti da contribuzione fi gurativa; il congedo illimitato senza retribuzione spetta a tutti i dipendenti con figli fino a 16 anni;
Bonus baby sitting
Raddoppia il bonus baby sitting, che passa a 1200 euro e potrà essere utilizzato per l’iscrizione ai centri estivi, ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. Il bonus baby sitting raddoppia anche per gli operatori sanitari, che potranno contare su 2 mila euro.
Congedi legge 104
Anche per i mesi di maggio e giugno i familiari che assistono persone con handicap o gli stessi lavoratori con disabilità potranno contare su ulteriori 12 giornate di permessi retribuiti;
INDENNITÀ
Lavoratori autonomi
Il bonus di 600 euro previsto per iscritti alla gestione separata,
artigiani, commercianti, lavoratori dello spettacolo e stagionali del turismo verrà erogato anche ad aprile a chiunque abbia goduto dell’indennità nel mese di marzo. A maggio, invece, verrà garantito un contributo di mille euro ai lavoratori autonomi che avranno maturato una perdita del 33 per cento del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto al secondo bimestre 2019, nonché ai co.co.co. il cui rapporto di collaborazione sia cessato alla data di entrata in vigore delle nuove norme. Ampliata la platea dei beneficiari, con l’inserimento dei lavoratori occasionali, intermittenti e stagionali oltre a quelli del turismo.
Collaboratori sportivi
Stanziati 200 milioni di euro per garantire ai
collaboratori sportivi un’indennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio. I versamenti verranno effettuati da Sport e salute Spa a cui sono state trasferite le risorse statali. AI soggetti già beneficiari dell’indennità prevista dal Cura Italia per il mese di marzo, i bonus per aprile e maggio verranno versati in automatico senza presentare un’ulteriore domanda;
Professionisti ordinistici
Un miliardo di euro per finanziare il «Fondo per il reddito di ultima istanza», istituito con il
Cura Italia e destinato in larga parte a erogare le indennità ai professionisti ordinistici. Aggiunti quindi 700 milioni di euro al primo stanziamento di 300 milioni. Concessi due mesi al governo per emanare i decreti attuativi. L’indennità di 600 euro garantita dal Fondo non potrà andare a titolari di rapporto di lavoro subordinato o a pensionati;
Lavoratori domestici
A
colf e badanti, non conviventi con il datore di lavoro, che abbiano in essere alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva superiore a 10 ore settimanali è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 500 euro, per ciascun mese. L’indennità sarà erogata dall’Inps, in unica soluzione, previa domanda degli interessati.
Proroga Naspi e Dis-Coll
Le indennità di disoccupazione per lavoratori dipendenti e co.co.co. il cui periodo di fruizione termini tra il 1° marzo 2020 e il 30 aprile 2020, sono prorogate per ulteriori due mesi;
Reddito d’emergenza
Ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sarà riconosciuto un sostegno al reddito straordinario. Condizioni necessarie: residenza in Italia; reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore all’ammontare del Rem stesso (da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare); patrimonio mobiliare familiare inferiore a 20 mila euro; Isee inferiore a 15mila euro. Il reddito di emergenza è incompatibile con i bonus previsti per lavoratori autonomi e
co.co.co., pensione diretta o indiretta o reddito di cittadinanza percepiti da uno dei componenti del nucleo familiare.