La Fesica Confsal ha partecipato all’incontro in Regione Lazio sulla cigd emergenza covid. Le ultime

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La Fesica Confsal ha partecipato all’incontro in Regione Lazio sulla cigd emergenza covid. Le ultime

Il segretario provinciale della Fesica di Roma Paolo Trivisonno in rappresentanza della Confsal, fa sapere che all’incontro avuto con l’Assessore al Lavoro della Regione Lazio Di Berardino, ha appreso dell’aggiornamento dei dati della cigd: “La Regione ha già trasmesso all’Inps tutte le domande del ‘primo blocco’, ovvero quelle coperte dall’attuale finanziamento e stanno comunque già lavorando quelle del secondo blocco in modo da poterle trasmettere all’Inps appena entrerà in vigore il prossimo decreto di ripartizione che dovrebbe destinare altri 160 milioni alla Regione Lazio”.

Il totale delle domande ad oggi è di 62.817 (31.978 quelle del primo blocco); del 2° blocco ne hanno già lavorate circa 19.000. Il 93 per cento delle domande proviene da aziende con meno di 5 dipendenti e il 75,9 per cento da Roma e provincia. Il 50 per cento sono aziende del commercio/terziario, 11 per cento studi professionali, il 6,6 per cento assistenza sociale-sanitaria, 5,2 per cento autonoleggio trasporti. Sul fronte Abi la notizia importante è l’adesione di Poste, altro fatto importante l’ultima circolare dell’Abi che prevede che per le cigd le banche non sono tenute ad acquisire il modello SR41 per la domanda, che può essere sostituito da una dichiarazione del datore di lavoro che attesta l’iban trasmesso all’Inps.

“L’assessore – spiega Trivisonno – ha inoltre fatto presente che la regione ha già pronti i dati di aziende e lavoratori che hanno le domande autorizzate da poter fornire a richiesta alle banche per poter accelerare i tempi delle pratiche delle anticipazioni. Nel mio intervento ho sottolineato due aspetti ed ho chiesto, condividendo con l’UGL, la presenza dell’Inps al tavolo perchè è chiaro che il problema è l’inps che ad oggi ha pagato il 2 per cento delle domande trasmesse dalla Regione. Per quanto riguarda ABI ho fatto inoltre presente come anche in questo caso l’importante lavoro di semplificazione delle procedure fatto a monte rischia di essere vanificato sul territorio dalle filiali che, ancora ad oggi, spesso dicono di non sapere bene quale sia la procedura invitando la gente a ricontattarli. Ho fatto intendere che probabilmente questo tipo di pratiche non è particolarmente incentivante per le banche, soprattutto in questo periodo in cui gli uffici lavorano a ranghi ridotti oberati anche dalle richieste di sospensione dei mutui e finanziamenti alle imprese. Quindi di fatto ad oggi l’accordo Abi è lettera morta”.

All’incontro oltre alla Fesica Confsal sono intervenuti anche Cgil e Ugl oltre al rappresentante Abi.

“Gli incontri con l’Assessorato al Lavoro per seguire l’andamento delle cose ed il corretto svolgimento, le erogazioni e tutte le storture che possono determinarsi, si svolgeranno due volte a settimana ed ovviamente, conclude Trivisonno, la Fesica Confsal non mancherà di partecipare di volta”.