La Fesica Confsal in “cabina di regia” con la Regione Abruzzo per la “Fase 2” post emergenza covid-19

Segretari: Bruno Mariani e Andrea De Stasio in riunione (foto archivio)
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La Fesica Confsal in “cabina di regia” con la Regione Abruzzo per la “Fase 2” post emergenza covid-19

“Si è tenuta una prima “cabina di regia” con la Regione Abruzzo per pianificare i lavori dei prossimi giorni ed esprimere le prime considerazioni -e proposte- di natura organizzativa e fattiva”. A partecipare intervenendo, alla riunione della Regione Abruzzo in video conferenza, sono stati Fabio Frullo ed Alfredo Moroni, rispettivamente della Confsal e della Fesica Confsal.

Il presidente Marco Marsilio ha introdotto i lavori riferendo l’esito della riunione tra regioni della scorsa settimana, in cui sono state portate le esigenze territoriali e recepite alcune prime indicazioni anche fornite dall’Abruzzo. La Fesica Confsal con Moroni, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di trovare una strategia per la riapertura e non avere semplicemente fretta, anche per evitare problemi più gravi come possono essere considerati i ‘contagi di ritorno’: “Questo anche per rispetto verso le migliaia di vittime che si contano e per dare al tema sicurezza la assoluta priorità”.

“Ho evidenziato – ha spiegato il segretario provinciale dell’Aquila Moroni – che il Governo regionale dovrebbe sopperire, per quanto sostenibile, alle carenze del Governo centrale, garantendo soprattutto i lavoratori dei settori privati e rispettive Pmi. Ho chiesto che ci sia una liquidità vera per le micro attività commerciali, perchè i famosi 25 mila euro sono comunque un debito da restituire ed il sistema creditizio sta già applicando un tasso dell’1,30-1,50  per cento. Serve dunque una contribuzione a fondo perduto per queste imprese che hanno subìto la chiusura per Covid-19 allo scopo di sovvenzionarle almeno in parte. Ho chiesto anche di far pressing sul Governo per un blocco temporaneo delle utenze, come per le locazioni commerciali e le tasse, oltre a prolungare la cassa in deroga perchè i primi a pagare gli effetti del distanziamento interno alle attività, specie bar e ristoranti, saranno i dipendenti. Ho infine, sollevato la questione di un contributo per approntare i dispositivi di sicurezza e le successive sanificazioni”. 

Oltre all’Assessore alle attività produttive Mauro Febo, sono intervenuti i rappresentanti di Confimprese, Federalberghi, Confapi, Cna, Cgil Cisl Uil, Confindustria, Confcoop e Confesercenti.