“Meglio tardi che mai. Dopo aver evidenziato più volte le problematiche di quei lavoratori che ogni giorno si occupano della salute degli anziani e della quotidianità delle loro famiglie, qualcosa si muove”.
Flaminia Mariani, segretario nazionale del comparto ‘colf e badanti’ della Fesica Confsal fa riferimento agli ultimi decreti legge “che hanno ignorato” una classe di lavoratori sempre più importante nel tessuto sociale del nostro Paese.
“Sembra, il condizionale è d’obbligo non essendoci ancora nulla di formalizzato, che il prossimo decreto legge verterà anche sulle colf, le badanti e tutto quel mondo di dipendenti connessi al loro ruolo. Da quanto si apprende – spiega Mariani – allo studio del ministero del lavoro ci sarebbe l’introduzione di una tutela, negli effetti simile alla cassa in deroga, più semplificata nella forma e che garantirebbe meno incertezza economica in questo periodo emergenziale così negativo”.
“Come sindacato, da più tempo chiedevamo un aiuto per questa categoria di lavoratori esclusi dagli strumenti di sostegno per il lavoro subordinato nonostante versino regolarmente l’INPS. Vorremmo finalmente credere che, una volta passati dall’anonimato alla luce, si possa riscontrare la concretezza dei fatti che intanto oggi simulano, per ogni dipendente – tramite i tecnici del Ministero del lavoro e del Mef -, un importo mensile pari a 400 euro sui contratti full time. Un primo passo importante verso la strada del riconoscimento di un settore che nei prossimi anni aumenterà sensibilmente il volume di addetti, nonostante – conclude la sindacalista – permanga il grave problema dei tantissimi lavoratori del settore domestico costretti al nero su una parte della busta paga rispetto alle effettive ore lavorate”.