Di seguito riportiamo testualmente la lettera scritta dal segretario generale della Fesica e vice segretario generale della Confsal Bruno Mariani, su quanto dispiacevole sta accadendo in questi giorni
“In questi giorni sta girando una lettera a firma delle segreterie di Cgil, Cisl e Uil delle federazioni dei lavoratori commercio turismo e servizi. Nella missiva le tre sigle sindacali denunciano che da parte di molti datori di lavoro vengono applicati ccnl non corrispondenti a quanto stabilito dall’art. 51 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015 n.81 in tema dei contratti collettivi stipulati da organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale.
Le tre sigle, in un momento così delicato proprio per i lavoratori, oltre che per le imprese che vedono lo spettro della chiusura definitiva con il conseguente licenziamento di tutto il personale, pensano di intimidire le aziende al fine di fargli sottoscrivere nuovamente i loro contratti, dichiarando testualmente: “vi intimiamo ad adempiere l’obbligo di applicare a tutto il vostro personale dipendente le condizioni economiche e normative previste dal CCNL sottoscritto dalle OO.SS. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, informandovi sin d’ora che, qualora da parte vostra non si operasse di conseguenza entro cinque giorni dal ricevimento della presente, ci vedremo costretti a darne debita informazione ai servizi ispettivi periferici dell’INL e dell’INPS nonché alle regioni coinvolte dalla vostra richiesta ai fini della sussistenza dei requisiti per l’ammissione all’ammortizzatore sociale da voi richiesto ai sensi del Decreto Legge 17 marzo 2020 n 18″.
La Fesica Confsal è assolutamente d’accordo con le tre sigle sindacali sulla necessità di ostacolare i contratti cosiddetti pirata firmati da alcune minoritarie organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Tutti i lavoratori devono avere in egual modo le stesse tutele e gli stessi stipendi a parità di lavoro, lo stesso accesso alla contrattazione e al confronto nelle aziende. Quello che sconcerta è il tenore terroristico della missiva in un momento dove dovrebbe primeggiare la solidarietà, l’altruismo, l’aiuto reciproco. Vorrei solo ricordare ai sindacalisti della triplice che ora andrebbero aiutati i lavoratori che “rischiano la fame” insieme alle aziende a rischio fallimento; perché quando le aziende saranno fallite, nessuno stipendio verrà corrisposto: nemmeno dalla triplice sindacale!
Tornando a prima, non posso che evidenziare come la lettera in questione, scientemente, non indichi quali sono i ccnl validi e quelli nulli. Cgil, Cisl e Uil partono dal bieco presupposto di essere gli unici a poter decidere delle sorti dei lavoratori, auto-sentenziando gli altri ‘contro legge’. Succede allora che solerti segretari provinciali della triplice inviino a tutti i datoriali che vogliono accedere alla cassa integrazione e che non aderiscono alla loro contrattazione, una identica lettera minacciosa creando ulteriori gravi preoccupazioni.
La Fesica Confsal sta raccogliendo tutte le lettere citate allo scopo di denunciare penalmente i firmatari delle stesse. In questo momento la Patria va aiutata, non uccisa”.