La Fesica Confsal nazionale, anche su sollecitazione delle segreterie territoriali regionali e della propria categoria sindacale del settore artigiano, ha chiesto – tramite una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – di rivedere quanto disposto in merito all’individuazione del Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato come soggetto atto a sostenere la criticità dei lavoratori delle imprese artigiane.
Ne riportiamo uno stralcio:
“Come ben sa – scrive il segretario generale Bruno Mariani – esistono altre tipologie contrattuali anche per il comparto artigiano. La Fesica stipula con altre organizzazioni datoriali contratti collettivi di lavoro nel settore artigiano e questi non aderiscono al citato fondo. Esistono, poi, datori di lavoro che non aderiscono a nessun fondo per loro scelta, versando comunque ai lavoratori la parte aggiuntiva richiesta in caso di mancata adesione. Ora, Egregio Presidente – continua Mariani nella lettera – riteniamo non sia democratico né corretto, individuare un fondo appartenente alla sola ‘triade sindacale’. Scelta che crea confusione e prolunga il tempo necessario per ottenere i contributi. Per questo motivo chiediamo di voler rivedere la decisione conferendo l’incarico direttamente all’Inps, oppure allargando agli altri Enti bilaterali con la possibilità di operare per i propri aderenti”.