La segreteria della Fesica di Milano con il sindacalista Francesco Galluzzo spiega come in Lombardia, la Regione più colpita d’Italia dal covid-19, sta reagendo o quantomeno cercando di organizzarsi nel lavoro. Cosa non semplice in una delle città più dinamiche ed europee della nostra penisola. Ma la Fesica Confsal Milano sta contribuendo a fare il possibile, anche in ambito sanitario …
“A causa del diffondersi del Coronavirus nella Regione Lombardia, si lavora con molteplici difficoltà per dare assistenza ai lavoratori i quali si aspettano delle risposte concrete anche in materia di sicurezza sul posto di lavoro. Molte sono le aziende che impongono ai lavoratori di usufruire di ferie e permessi per coprire le giornate di assenza forzata. Dove è possibile – spiega Galluzzo – stiamo procedendo con la CIG ordinaria e FIS e siamo ancora in attesa della definizione della CIG in deroga. Dopo una segnalazione da parte di numerosi lavoratori impiegati presso la Fondazione Don Carlo Gnocchi siamo intervenuti con nostra lettera del 13 marzo 2020, notificata a mezzo pec, segnalando la mancanza del filtrante respiratorio FFP2-FFP3, nella pronta ed immediata disponibilità degli operatori sanitari in tutte le infermerie di tutti i rispettivi piani di appartenenza, così come previsto nella gestione casi sospetti o confermati di COVID-19”.
Una panoramica della città di Milano
“Segnaliamo anche – prosegue il segretario provinciale Francesco Galluzzo – che vista per la pericolosità della diffusione del COVID-19 nella città di Milano, stiamo operando a porte chiuse e riceviamo i lavoratori solo su appuntamento, attenendoci scrupolosamente alle misure di sicurezza. Constatiamo nostro malgrado che Milano è nel panico totale, è tutto chiuso, il fatto che stiano allestendo un Ospedale di emergenza al San Raffaele e alla vecchia Fiera, potrebbe significare che la situazione non migliorerà a breve. I milanesi, i lombardi, sono un popolo di lavoratori e sarà difficile tenerli a casa a lungo, senza ulteriori misure restrittive imposte dal Governo, misure che a nostro avviso sarebbero necessarie al fine di contenere la diffusione”, conclude Galluzzo.