In riferimento alle numerosissime richieste che stanno arrivando da parte di genitori lavoratori e lavoratrici, la segreteria di Roma della Fesica Confsal tiene a precisare che al momento – ore 10.30 del 5 marzo – nessuna misura è stata ancora approvata per fronteggiare il problema dei genitori-lavoratori che devono garantire l’assistenza dei figli minori a causa dell’emergenza coronavirus.
“Al momento prendiamo atto di diverse dichiarazioni in tal senso da parte di esponenti del Governo e in particolare del Ministro del Lavoro, auspicando che alle parole seguano subito i fatti. Constatato inoltre come molte informazioni errate e fuorvianti stiano circolando in merito, invitiamo lavoratori e lavoratrici ad informarsi esclusivamente tramite canali ufficiali e affidabili, al fine di non incorrere in comportamenti che potrebbero portare a conseguenze disciplinari.
Quindi, in attesa degli auspicati provvedimenti legislativi, si sottolinea come qualsiasi assenza dal lavoro deve essere comunicata tempestivamente, preferibilmente in forma scritta, al datore di lavoro e autorizzata dallo stesso. Laddove il genitore lavoratore si trovasse nell’impossibilità di recarsi al lavoro non avendo soluzioni alternative al restare a casa con i propri figli, deve quindi comunque avvisare tempestivamente il proprio datore di lavoro.
In questo momento è auspicabile da parte di tutti il ricorso al buon senso e quindi da parte delle aziende auspichiamo la massima disponibilità nei confronti di tali esigenze. Nel deprecato caso di irrigidimenti aziendali con pretesa comunque della prestazione lavorativa, si ritiene che, sempre fino a quando provvedimenti legislativi non facciano chiarezza mettendo a disposizione strumenti specifici, il genitore lavoratore possa trovare giustificazione nell’assenza dal lavoro per causa di forza maggiore, da individuare nell’obbligo di legge ad accudire i figli in assenza di soluzioni alternative”.