Si è svolta a Perugia la prima assemblea nazionale dei masso-fisioterapisti della Fesica Confsal. Nonostante la diffusa paura di questi giorni di contrarre il coronavirus nei luoghi pubblici ed affollati, erano presenti all’incontro una rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane.
Prima dell’inizio del corso Blsd, momento formativo di una certa rilevanza offerta dal sindacato ai presenti, l’assemblea – su iniziativa del segretario nazionale del comparto masso-fisioterapico, olistico e del benessere Carmine Camicia – ha approvato un documento con il quale è stata deliberata una manifestazione di protesta contro il Ministero della Salute in data 21 aprile. La manifestazione prevede la partecipazione in massa all’udienza del Tar del Lazio con il quale il tribunale amministrativo del Lazio è chiamato – appunto – a decidere sul futuro di migliaia di massofisioterapisti che, a seguito di un provvedimento del governo, rischiano di perdere il loro titolo professionale regolarmente conseguito e che li ha abilitati alla professione. Si tratta di una disposizione illegittima che ha cercato di cancellare la storia professionale di una categoria che, oggi, è tutelata con fermezza dalla Fesica Confsal che, tramite i suoi legali, ha chiesto al Tar di annullare l’atto ritenendolo anticostituzionale. Dopo la discussione sulla vicenda, dove è intervenuto anche Vincenzo Minissale della segreteria generale della Fesica Confsal, si è tenuto il corso Blsd certificato con il conseguente rilascio degli attestati riconosciuti a termine di legge.
L’ALBUM FOTOGRAFICO DELL’EVENTO
Vincenzo Minissale della segreteria generale
Minissale e Camicia prendono la parola per dare inizio all’assemblea
L’intervento del segretario nazionale del comparto Camicia
Un momento del confronto
Camicia mostra un defibrillatore
Un momento di dimostrazione del corso Bls-d
Un gruppo di massofisioterapisti