MFT: La protesta della categoria parte da Perugia, svolta conferenza stampa della Fesica Confsal

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MFT: La protesta della categoria parte da Perugia, svolta conferenza stampa della Fesica Confsal

Si è svolta stamani al ‘Perugia Park Hotel’ di Ponte san Giovanni la conferenza stampa della Fesica Confsal. Sono intervenuti, tra glia altri, il segretario generale Bruno Mariani ed il segretario nazionale del comparto massofisioterapisti Carmine Camicia. I sindacalisti hanno illustrato la vicenda dei MFT, lavoratori dal futuro incerto perché vessati da diverse problematiche, specie dopo l’introduzione della Legge 145/18 e del DM dal 9/8/2019.

“La segreteria generale è mobilitata al massimo delle proprie possibilità e con i suoi massimi vertici – ha affermato Mariani – per porre fine alle ingiustizie che negli ultimi anni stanno coinvolgendo, e penalizzando gravemente, una larga fetta di lavoratori come quella dei massofisioterapisti. Oggi siamo qui per dare ampia testimonianza della nostra battaglia sindacale a tutela dei diritti spettanti ai soggetti coinvolti”.

Carmine Camicia, segretario nazionale del comparto mft, ha spiegato –tecnicamente- come il decreto del 9-8-2019 nella sua applicazione potrebbe far perdere migliaia di posti di lavoro e per tale ragione ha chiesto a tutti i professionisti di “unirsi in un’unica forza per arrivare a risultati celeri e concreti”. Durante la conferenza stampa non sono mancati gli interventi degli operatori del settore provenienti da diverse regioni d’Italia.

“Recentemente – commentano Camicia e Mariani – la Fesica Confsal si è resa protagonista di un ricorso al Tar del Lazio che ha sospeso una norma che penalizzava migliaia di lavoratori che rischiavano, in poco tempo, di essere trasformati in ‘abusivi’. Anche per questo, ma non solo per questo, abbiamo chiesto un incontro urgente al ministro della Salute Roberto Speranza per le soluzioni che vorrà proporci. Ad ogni modo siamo pronti ad grande manifestazione di protesta se la dignità di questa categoria di lavoratori continuerà ad essere calpestata a ‘colpi di  decreto legge’; non si può cancellare un titolo di studio ed una, – concludono Camicia e Mariani della Fesica Confsal – professione”.