[MANOVRA 2020] Cosa prevede il dl 124/2019 collegato approvato ieri in Senato? Le misure

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Stretta sui contanti e sulle compensazioni fiscali, nuove misure per il contrasto all’evasione con un pacchetto concentrato sul mercato dei carburanti, interventi su giochi, appalti, Rc auto e sulla fatturazione elettronica. Sono alcune delle misure principali contenute nel decreto fiscale (124/2019), convertito ieri in legge dal Senato.

La prima parte del decreto (si veda tabella in pagina) contiene il pacchetto dedicato al contrasto dell’evasione fiscale che si apre con la stretta sulle compensazioni e con l’obbligo di pagamento telematico per tutti i soggetti che vi ricorrono. Per la mancata esecuzione delle deleghe di pagamento viene introdotta una sanzione del 5% dell’importo fino a 5 mila euro e di 250 euro a delega per importi superiori a 5 mila.

Arriva anche una stretta sugli adempimenti fiscali negli appalti, anche se nel corso dell’esame della Camera è stata ammorbidita. Il committente ha l’obbligo di versare tutte le ritenute fiscali operate dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici, senza possibilità di utilizzare in compensazione proprie posizioni creditorie, ma questo scatterà solo per le commesse superiori a 200 mila euro. Tra gli interventi simbolo del decreto quello sull’uso del contante con l’abbassamento della soglia da 3 mila a 2 mila euro a decorrere dal 1° luglio 2020 e fino a mille euro dal 1° gennaio 2022. Parallelamente viene sancito l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici con carte e bancomat nel commercio al dettaglio. Per ridurre l’impatto sui commercianti delle commissioni viene introdotto un credito d’imposta del 30%.

Sul carcere agli evasori è stato attenuato l’aumento delle pene detentive per i delitti di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, non caratterizzati da condotte fraudolente, lasciando immutate le soglie di punibilità per i delitti di omesso versamento di ritenute e di Iva (150 mila e 250 mila euro). Resta confermata la pena massima di 8 anni per la dichiarazione fraudolenta. Viene inoltre limitata l’applicabilità della confisca per sproporzione ai reati tributari più gravi. Intervento sui dati delle fatture elettroniche che verranno memorizzati fino all’ottavo anno successivo a quello di presentazione quindi oltre gli ordinari termini di accertamento di 5 o 7 anni.