Turismo, la riforma entro un biennio

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Turismo, la riforma entro un biennio

Il ddl delega al vaglio della Camera

Turismo accessibile, classificazione delle strutture alberghiere, lotta all’abusivismo, sburocratizzazione e rilancio del turismo italiano con regolazione di turismi emergenti come quello rurale e l’itti-turismo. Sono i punti principali del disegno di legge delega sulla base del quale il governo dovrà adottare uno o più decreti di settore entro i prossimi due anni. E su cui ieri l’aula della Camera ha iniziato la discussione generale, dopo l’avvenuto
esame in commissione attività produttive, in sede referente.

La delega, in base all’impianto proposto dal ministro alle politiche agricole e al turismo, Gian Marco Centinaio, punta a creare una riforma in tempi brevi e con strumenti legislativi snelli, ma ha sollevato le critiche dell’opposizione perché viola la competenza esclusiva delle regioni, n virtù della quale si prevede che il testo ed i provvedimenti che porteranno all’approvazione del decreto, dovranno essere condivisi in conferenza stato regioni. La principale novità è l’apertura al turismo accessibile, ossia senza barriere architettoniche per i turisti disabili, circa 127 mln quelli potenziali, che potrebbe portare al Paese circa 166 mld di euro. C’è poi la classificazione delle strutture ricettive di cui la metà sono extralberghiere; ci sono i criteri che distinguono la locazione breve da un’attività imprenditoriale e la riorganizzazione delle professioni turistiche per combattere l’abusivismo.

Resta fuori dalla delega la previsione del codice identificativo delle strutture ricettive che è stato inserito nel decreto crescita, mentre la webtax per le piattaforme turistiche ultramilionarie dovrebbe essere inserita nella
prossima legge di Bilancio.