“Vorremmo che il dl sblocca cantieri, così come sostenuto dal governo, arrivi davvero in Consiglio dei ministri la prossima settimana. E’ arrivato il momento di agire e dare concretezza a quanto annunciato in aiuto dei lavoratori e ad un Paese che attende sviluppo”.
Così il responsabile comparto edili della Fesica Confsal, la Federazione dei sindacati dell’Industria, commercio ed artigianato Francesco Di Matteo, che aggiunge:
“In giornata il premier Conte insieme ad i ministri Di Maio e Toninelli incontreranno i sindacati, vorremmo prima ricordare – a testimonianza di una fase da ritenersi ormai emergenziale, come sia necessario cominciare a procedere seriamente e parlare non solo di Tav perché – spiega Di Matteo – sono almeno trenta le grandi opere sopra i 100 milioni di euro bloccate in Italia per un valore complessivo di oltre 36 miliardi di euro. Secondo le ultime rilevazioni dell’Ance le opere di una certa importanza, ma in stallo, sarebbero circa seicento per il settore: 620 mila posti persi nelle costruzioni dal 2008 e 120 mila imprese chiuse”.
“Se consideriamo anche l’indotto e la produzione dei materiali – continua il sindacalista – si arriva a 800 mila posti persi e di qui a pochi mesi ne sono a rischio altri, troppi posti di lavoro. Non si può più aspettare, è arrivato il momento di fare oltre i tavoli e le promesse, ne gioverebbero le infrastrutture italiane ormai in fase emergenziale e quei lavoratori che chiedono dignità”.